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Da Favola a Leggenda: la storia del Progetto Futsal volato in Serie A

 11/06/2022 Letto 662 volte

Categoria:    Femminile
Autore:    Redazione
Società:    PROGETTO FUTSAL





Una favola che racconteremo per anni, non solo ai nostri figli, ma a tutti i giovani calciatori che si affacceranno sui nostri campi, convinti che il futsal sia uno sport minore del calcio. In quattro anni qualcuno e qualcuna ha dimostrato che si può passare dai campi dell'oratorio all'E-R Arena di Salsomaggiore. Senza straniere, senza contratti esosi.

Vincere campionato e Coppa di Serie D sui campi del San Raimondo; restare in testa dalla prima giornata in C. Promozione in A2 allenandosi all'aperto al Circolo Arca e giocando solo le gare interne al To Live, raggiungendo, poi, un quarto posto con accesso ai playoff quando si sperava di salvarsi. Ripetersi un anno dopo, alle stesse condizioni, raggiungendo prima la qualificazione in Coppa, poi il secondo accesso ai playoff. Il resto è storia recente.

Il tutto senza nomi altisonanti, prima di oggi. Perché lo saranno, altisonanti, da domani i nomi di tutte quelle che hanno partecipato a questa avventura chiamata favola. Chiamata Progetto Futsal. È bastato il loro amore per questo sport, la loro passione, la loro dedizione; l'aver saputo accettare le difficoltà che ruotavano attorno a un campionato nazionale. E come non amarle, sportivamente parlando. E aggiungi la capacità indiscussa di mister Calabria di trasmettere loro questi valori, e il saper tirar fuori da ognuna il 110% delle proprie forze mentali e fisiche. Unico. Dispiace per chi, nel tempo, non ha voluto crederci, e non potuto. Che è ben diverso.

E poi c'è il lavoro oscuro, quel “Dark Side Of The Moon” fatto di persone con altrettanto amore, dedizione, voglia e capacità, che, anche accettando un ruolo lontano dai riflettori, hanno contribuito e permesso che questa favola avesse il lieto fine. Non parlo, come potrebbe sembrare, di me. Chi sono e quel che faccio non è per ricavare titoli da copertina. Sono il primo che riconosce i propri difetti, e i pregi sono a esclusiva di chi sa apprezzarli. Ma è dei pregi di coloro che quasi mai vengono citati, dando per scontato quello che fanno. E, vi assicuro, non è poco.

Le capacità manageriali di patron Claudio Giuggioli, che con passione, sacrifici e tanta volontà ha sopportato e supportato questa scalata. Nonostante i tanti bocconi amari. La forza di “Claudione” Sbardella, zitto e buono da una parte, ma sempre pronto a offrire il suo aiuto. Le capacità organizzative di Micaela Torrente (nella prima parte) e di Simona Palma, immerse e impegnate a sciogliere le matasse. Le riabilitazioni di Saverio Venuto e la preparazione atletica di Max De Santis. La collaborazione preziosa di Carlo Celani, le riprese televisive di Luca Ruffini. Per non dimenticare la presenza costante dei nostri tifosi, genitori o amici che siano, che hanno fatto sempre sentire il loro affetto nel modo che potevano. E questo non per nulla togliere, ma bensì aggiungere ancor più luce alla faccia bella e splendente della luna. Marzia, Eleonora, Paola, Martina, le due Federica, Claudia, Michela, Giorgia, Arianna, Elena e Selvaggia. Voi avete illuminato questo ultimo mese.



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