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Levante Caprarica, mentalità Cucurachi: "Grandi ambizioni, ma lassù non siamo sole"

 14/11/2025 Letto 85 volte

Categoria:    Femminile
Autore:    Redazione
Società:    LEVANTE CAPRARICA




Ingegneria del software e reti di calcolatori: due esami superati (a pieni voti) nel giro di un paio di giorni. Il segreto? Noemi Cucurachi non studia mai da sola, tutto lavoro di gruppo. La dimensione collettiva è quella che la spinge a dare il massimo, esattamente come accade in campo con la capolista Levante Caprarica. Ripensando al doppio successo accademico, qualsiasi ulteriore sfida potrebbe sembrare una passeggiata. Ma, in vista della trasferta in casa Sivel Avezzano, la numero 26 invita alla calma.

“Non guardiamo mai alla classifica come ad un fattore che possa dare tranquillità, tanto meno a un mese dall’inizio del campionato. Essere lassù ti rende consapevole di quelle che possono essere le tue ambizioni, ma non siamo sole, perciò non vogliamo fare passi falsi: non possiamo permetterci di pensare che un’avversaria sia inferiore perché ha meno punti, useremo sicuramente la testa”. Guarda sempre oltre, Noemi. “Grazie anche all’inserimento di persone stupende, siamo migliorate ma abbiamo ancora tanto da fare. Serve condizione fisica, ma soprattutto mentale. Senza concentrazione, anche ore di allenamento non garantiscono risultati”.

È bello che messaggi come questi, grazie ai suoi impegni extra-calcistici, possano arrivare ai più giovani. “Il sabato mattina continuo ad insegnare web radio a ragazzi delle scuole medie: dal logo alla copertina, passando per lo sviluppo degli argomenti. Di solito si tratta di quell’età in cui si teme tanto il giudizio altrui, ma è proprio quel muro che voglio abbattere: l’importanza di dare forma ai propri pensieri è la cosa migliore che si possa trasmettere agli altri. È un’ora che mi dà grande soddisfazione perché so di non parlare mai ad un muro, come a volte capita tra adulti”.

E poi ci sono le piccoline della scuola calcio giallonera, seguite in collaborazione con coach Campanile. “Il numero è aumentato al punto di dover creare due gruppi, un’Under 10 e un’Under 14, e sono partite le prime amichevoli. Con loro mi ricordo quanto sia bello essere bambini. Anche io ho iniziato da piccola, probabilmente Pier Paolo (il presidente Morello, n.d.c.) frequentava ancora le superiori, e da 7 anni sono qui: spero che il percorso di queste piccoline possa un giorno portarle a vivere le emozioni che il Levante sta dando soprattutto a chi, come me, ha sempre creduto in questo progetto: vedi D’Oria, Pampo, Primitivo, De Carlo, Lazzari e Cillo (ora dirigente, n.d.c.). Il Sud non dà tante prospettive sportive, ma quando si lavora bene, le soddisfazioni arrivano”.


Redazione C5 Live





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