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#futsalmercato, Carobbi e il suo staff: il punto di (ri)partenza dell'Imolese

 23/07/2020 Letto 374 volte

Categoria:    Serie A2
Autore:    Ufficio Stampa
Società:    IMOLESE 1919





Si riparte. Il calcio a 5 entra, con tutte le cautele e i dubbi del caso, nella 'fase due'. I lunghi, quasi infiniti, cinque mesi di stop, gravano non solo sulle gambe dei giocatori, ma, soprattutto, sui bilanci delle società, imponendo un nuovo corso. 
 
MATERA "Si dovrà puntare all'essenziale, con formazioni rimaneggiate e un mercato che, per gli attuali limiti ai trasferimenti dall'estero, entrerà nel vivo solo a ridosso dell'avvio del campionato, il 17 ottobre. Sarà - afferma Gianluca Matera - una stagione incerta, in cui si dovrà essere reattivi, lucidi, duttili e, perchè no, creativi nel gestire situazioni imprevedibili." Eppure, nel buio dei riflettori spenti, la luce di una ritrovata consapevolezza: "L'intenso diagolo intrattenuto fra le società durante il lockdown ha creato legami che verranno portati avanti, consci di essere più vicini che distanti. C'è la comune determinazione nel portare avanti il movimento, rendendolo più sostenibile, in primis attraverso l'utilizzo dei giocatori italiani". 
 
I FRUTTI DEL LAVORO L'Imolese sceglie di ripartire da se stessa, raccogliendo i frutti di un investimento pluriennale che la sta portando a calcare, per il secondo anno consecutivo, le scene della seconda serie nazionale: "Daremo continuità rispetto agli anni precendenti capitalizzando il lavoro fatto. Il punto di partenza è lo staff: per mister Alberto Carobbi sarà il sesto anno in rossoblu, per mister Simone Bottacini il quarto. Il loro binomio, consolidatosi nella scalata alle categorie, è un 'unicum', in questo mondo, che mi rende orgoglioso. Il loro segreto è stato, sin da subito, saper trasformare le loro divergenze in arricchimento per la squadra. Quest'anno come non mai dovranno dare stabilità al gruppo, mantenendo il rendimento costante: passisti piuttosto che sprinter". 
Un momento 'sui generis' che diventa occasione per lanciare un progetto chiuso nel cassetto: "Da tempo avevamo un'idea per la testa ed è arrivato il momento di concretizzarla. In questi anni abbiamo creato valori, sia fra i giovani che abbiamo formato nelle nostre Under, sia fra i ragazzi che, non più in età da Under, hanno completato la loro preparazione in altre categorie ed ora sono pronti per il grande salto in A2. L'Imolese 2020/21 sarà una pianta nuova, giovane, ma che avrà nel suo seme l'eredità della passata stagione: staff consolidato, giocatori 'maturi' e giovani di valore." Il secondo atto del capitolo della A2 non prescinde dal primo, impossibile da dimenticare: "Il bilancio della passata stagione è positivo: abbiamo dimostrato che il pubblico sa riconoscere un prodotto di valore e gli spalti pieni ne sono stati la prova. Rimane il rammarico di aver interrotto bruscamente una corsa che, per noi, era in piena fase di accelerazione: mi chiedo come sarebbe stato giocare in casa l'ultima giornata. Abbiamo anche commesso errori da non ripetere: tanti sono stati i punti preziosi che abbiamo perso in trasferta, palesando una necessità di crescere mentalmente. La A2 è una categoria in cui gli errori si pagano e non dovremo dimenticarcelo quest'anno." Una ripartenza che trova il gruppo pronto: "Il lockdown ci ha fatto scoprire una nuova dimensione, tecnologica, dell'allenamento. A distanza, i ragazzi si sono allenati tanto sul piano atletico, imparando, spero, l'importanza di non abbassare mai il ritmo."
 
Stefania Avoni
Ufficio Stampa Imolese Calcio 1919


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