Carlo Angiulli, il classe ‘95 nativo di Margherita di Savoia, torna a vestire la casacca rossoblù dopo un anno di lontananza. Un curriculum di sostanza, quello di Carlo, fatto di esperienze in A2 in maglia Salinis e con il Sammichele, squadra che ritroverà da avversario quest’anno. Una crescita costante che lo porteranno a essere selezionato per il raduno della nazionale italiana. Dopo la prima parentesi rossoblù, la doppia esperienza dello scorso anno, prima a Bisceglie poi a Giovinazzo.

Per te è un ritorno in rossoblù, quali sono i tuoi ricordi della precedente esperienza e cosa ti aspetti quest’anno?
Sono felicissimo di tornare a indossare questa maglia. Provo un affetto particolare per questi colori. Ho solo ricordi positivi della mia precedente esperienza, quando riuscimmo a raggiungere il nostro obiettivo nonostante le difficoltà, grazie anche all’affetto dei nostri tifosi.

Tu sei un mancino naturale, specie ormai in via d’estinzione, dal tuo punto di vista è veramente un vantaggio questo?
È vero, ormai noi mancini siamo merce rara, sicuramente l’essere sinistro può rappresentare un vantaggio, specialmente sulle palle inattive e nelle situazioni di superiorità numerica.

Dopo il blocco Covid-19, come sarà rimettersi al lavoro? Pensi che la stagione possa essere condizionata?
Non sarà facile tornare a lavorare, ma penso che con voglia e dedizione si possa superare qualsiasi difficoltà. Sicuramente sarà una stagione differente all’inizio, ma con il tempo tutto tornerà alla normalità. Io sono carico a mille, pronto a ripartire onorando questa maglia e per ripagare la fiducia di mister e società.

Giocatore in grado di dare profondità alla squadra con le sue giocate spalle alla porta, sarà un tassello importante che permetterà a mister Lodispoto varie soluzioni offensive. Noi lo aspettiamo per accendere la luce in casa Playled.

Ufficio Stampa Asd Canosa

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