Onore e responsabilità. Sono i capisaldi di Max Bellarte, il nuovo commissario tecnico della Nazionale italiana di futsal. "Ricoprire questo ruolo – dichiara il neo Ct – è un grande onore e una grande responsabilità, nella speranza che la Nazionale possa fare da traino a tutto il movimento. E’ bello rappresentare la categoria dei tecnici italiani, una categoria top a livello mondiale".

L'ASCESA DEL FILOSOFO è passata da Ruvo a Modugno, dall'Acqua&Sapone (parte 1) all'esperienza vincente in Belgio con l'Halle Gooik, per poi tornare in Italia a conquistare il suo primo e unico scudetto con la Salinis femminile, prima dell'A&S bis. "Mi vanto di essere partito dal basso e di aver allenato a tutti i livelli, ho iniziato a 27 anni in C2, ho fatto esperienza con le giovanili e con il calcio a cinque femminile, cercando di dare a me stesso una formazione multidisciplinare, anche attraverso la conoscenza di altri sport come il basket".

DA UN GRANDE POTERE DERIVANO GRANDI RESPONSABILITA' l'allenatore pugliese sa - ahinoi - la condizione precaria in cui versa una Nazionale ora settima nel Ranking Uefa, senza Mondiali. "L’onda per innalzarsi deve avere un punto di rottura, un point break - continua il 43enne, nella sua prima intervista da cittì Azzurro - spero che questo sia l’inizio di qualcosa di importante. Ci aspetta un percorso difficile, ma è il momento del coraggio, di fare delle scelte, di avviare un processo per poi sbalordirsi per quello che può accadere”. A dicembre il suo debutto con il Belgio, nelle qualificazioni per Euro 2022. "L’idea è di avere un gruppo più allargato del solito – conclude – il primo raduno nasce per capire come intervenire. Ci sono giocatori bravi, bisogna fare in modo che possano rendere al meglio. L’obiettivo, naturalmente, è la qualificazione all'Europeo". Onori, appunto. E responsabilità.

Redazione C5Live

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