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Oltre la classifica, Cataforio: una formazione in crescita

 04/11/2020 Letto 257 volte

Categoria:    Serie A2
Autore:    Ufficio Stampa
Società:    CATAFORIO





Lo “scherzetto” nel giorno di Halloween non avviene, il “dolcetto” se lo mangia il Polistena. La storia si ripete, Cataforio combattivo, propositivo e con carattere, che deve arrendersi ancora una volta ad una corta rotazione ed a discutibili decisioni arbitrali, contro i top player del Polistena. Pianigiani che si aggiudicano il derby del Polivalente di Lazzaro, rispettando il pronostico, ma faticando le proverbiali sette camicie contro i reggini di mister Praticò che tengono testa al più quotato quintetto ospite. 
 
PRIMO TEMPO Squadre che si presentano orfane rispettivamente di Cilione e Mancuso, e di Diogo, tutti indisponibili per infortunio. Nelle prime battute di gara è il Cataforio a fare la partita. Giro-palla ordinato che porta al tiro da lontano Modafferi e sulla corta respinta di Martino si avventa Scopelliti che segna l'1-0. Polistena che allora prova a salire di intensità, ma Durante e Scopelliti non fanno passare nulla in difesa ed è bravo e con personalità Demetrio Laganà alla sua seconda da titolare in A2 (cresciuto sotto la sapiente guida del preparatore Zema). Si arriva così alla metà della prima frazione e con una fiammata il Polistena trova il pareggio. Di Maluko il gol dell’1-1. Nella circostanza i locali protestano perché Durante era a terra per un colpo al volto e rimane più di un ragionevole dubbio sul contatto proprio con la stella brasiliana a palla lontana. Cataforio che ha l’occasione di riportarsi in vantaggio: sesto fallo ospite, ma dal tiro libero è debole la conclusione di Francesco Martino, con la facile parata di Tonino Martino. Maluko allora ispira con la bella suolata per Juninho, che a 25’’ dalla sirena la fa passare sotto le gambe del portiere Laganà. Cataforio incredibilmente in svantaggio, si va all’intervallo sull’1-2.
 
SECONDO TEMPO Nella ripresa parte ancora bene il Cataforio che sembra tutt’altro che abbattuto. Andrea Labate al 5’ se la porta sul sinistro, calcia e trova la deviazione di Vinicius che beffa il proprio portiere: 2-2 sostanzialmente meritato per i bianconeri di Praticò. Trascorrono tre minuti, Creaco si mette in proprio, supera Modafferi ed Alessio Labate e incrocia sul secondo palo per il classico gol dell’ex, che riporta in vantaggio gli ospiti. Cataforio ancora vivo che reagisce nuovamente. Juninho colpisce col braccio e viene ammonito per la seconda volta. In superiorità numerica, verso la fine del secondo minuto previsto, Laganà calcia e supera Tonino Martino colpendo il palo, ma è perfettamente appostato Francesco Martino che tocca in rete. Nuovo pareggio del Cataforio che sul 3-3 si carica ancora di più. C’è il tiro di Durante, Alessio Labate prova la ribattuta, ma c’è ancora un dubbio in area di rigore per il contatto con Vinicius; per l’arbitro è simulazione e giallo per il pivot di casa. Si va dalla parte opposta del campo, Scopelliti chiude in angolo, dormita della difesa e Vinicius beffa tutti riscattandosi dopo l’autorete e fa 3-4. L’episodio che chiude definitivamente il match a un minuto e mezzo dalla fine. Pallone fuori, l’ultimo tocco è di Andrea Labate (azione confusa tra una selva di gambe). L’arbitro d’istinto, ed erroneamente, segnala la stessa con il braccio destro in favore del Cataforio. Tenuto conto che quindi potesse esserci stato un errore nella segnalazione, e con Labate che stava ancora parlando con l’arbitro, il gioco probabilmente andava fermato, consentendo anche al Cataforio di schierarsi in difesa (i giocatori di casa vedendo la segnalazione dell’arbitro si erano spostati in attacco). Arriva però la battuta d’astuzia di Creaco. Pallone che passa, arriva in mezzo a Fortuna che batte per la quinta volta Laganà tra le proteste di Durante e compagni. Trenta secondi dopo, sfortunato Alessio Labate nel rientrare da quinto di movimento quando ancora Laganà non era completamente uscito dal rettangolo di gioco, secondo giallo ed espulsione per il numero 9.
 
L'ANALISI La strada per la salvezza è quella giusta per il Cataforio, che tiene testa fino alla fine ad un organico progettato per la Serie A (e ci auguriamo che con il sodalizio del presidente Cordiano questo possa avvenire per rappresentare la Calabria nella massima serie). Si vede ancora una formazione in crescita, che si è anche sbloccata dal punto di vista realizzativo contro una difesa attrezzata e ben organizzata. I punti arriveranno, ne siamo certi. Menzione particolare per Alessio Labate, ma anche per Cris Laganà e Modafferi. Durante, Scopelliti e Andrea Labate non fanno invece più notizia. 
 
CATAFORIO-POLISTENA 3-5 (pt 1-2)
CATAFORIO: D. Laganà, Adornato, An. Labate, Scopelliti, Giriolo, C. Laganà, Al. Labate, Durante, Modafferi, Calabrese, Sarica, Martino. All. Praticò. 
POLISTENA: Martino, Arcidiacone, Creaco, Fortuna, Dentini, Minnella, Maluko, Juninho, Vinicius, Macrì, Prestileo, Malara. All. Molluso.
ARBITRI: Alessi di Taurianova e Cefalà di Lamezia Terme. Crono: Mancuso di Vibo Valentia. 
MARCATORI: pt 3'45" Scopelliti (C), 9'45" Maluko (P), 19’35’’ Juninho (FP), st 5'20" aut. Vinicius (C), 8'33" Creaco (P), 11'10" F. Martino (C), 13'51" Vinicius (P), 18'24'' Fortuna (FP)
NOTE: ammoniti Scopelliti (C), Dentini (P), Arcidiacone (P). Espulsi: st 9’35’’ Juninho (P), 19’00’’ Al. Labate (C) entrambi per somma di ammonizione.
(Foto: Romeo)
 
Fabrizio Cantarella
Ufficio stampa Asd Cataforio


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