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Regalbuto, Paniccia: «Ritroviamoci subito. Melilli? Sono loro a dover vincere»

 19/11/2020 Letto 404 volte

Categoria:    Serie A2
Autore:    Antonio Iozzo
Società:    SICURLUBE REGALBUTO





Si impara più da una sconfitta che da una vittoria. È una delle regole non scritte dello sport e, di conseguenza, anche del calcio a 5. Una regola che il Regalbuto vuole rispettare appieno, per rialzare subito la testa dopo l’inaspettato stop sul campo del Bovalino e preparare nel migliore dei modi il derby spettacolo contro il Melilli.

“Non ci possiamo permettere di abbassare la soglia di attenzione. Non abbiamo ancora la maturità anagrafica e sportiva per sottovalutare una squadra di questa categoria”, le parole di Alfredo Paniccia. Chiarissimo il concetto, chiarissima la lezione. Da imparare sì, ma senza dimenticare o sottovalutare l’ottimo lavoro portato avanti finora: “Il nostro avvio è stato super - rimarca il tecnico -, anche perché la rosa è quasi totalmente nuova”. Nuova ma di qualità, nonostante la giovane età di tantissimi elementi: “Finora ho fatto ruotare dodici giocatori di movimento in quattro gare, un fattore che non deve passare inosservato. Ho un roster omogeneo e lungo che mi permette di fare scelte e di dare spazio anche a tanti U19”. La linea verde alla base di tutto: “Basta guardare i nostri portieri, un 2000 e un 2002, per far capire la tendenza del nostro progetto - continua Paniccia -. Abbiamo la consapevolezza di potercela giocare con tutti, a patto di mantenere sempre alte intensità e attenzione, altrimenti, senza fame, diventiamo una squadra normale”.

Sabato, nel derby contro il Melilli, servirà il Regalbuto dei giorni migliori. Di fronte due squadre in cerca di riscatto: “Loro devono vincere, noi dobbiamo ritrovare noi stessi e ciò non è sempre sinonimo di vittoria”, l’analisi dell’allenatore, che individua le differenze. “Il Melilli ha la necessità di conquistare i tre punti, perché è stato costruito per fare il salto di categoria, noi puntiamo a ritrovarci con una grande prestazione”, ribadisce Paniccia, che poi conclude, tra speranze e obiettivi. “Campionato di vertice? Il sogno è restare lassù, ma le nostre priorità non devono cambiare: lo scopo è quello di strutturare un gruppo che negli anni proverà a fare il grande salto”. La Serie A sì, ma senza fretta. Prima ci sono alcune lezioni da imparare.


Antonio Iozzo   



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