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La Cioli si affida a un team di fisioterapisti. Dott. Runza: «Vi spiego come lavoriamo»

 04/12/2020 Letto 747 volte

Categoria:    Serie B
Autore:    Alessandro Pau
Società:    CIOLI ARICCIA





Alle spalle degli ottimi risultati che sta ottenendo la Cioli Ariccia in questa stagione c’è una folta equipe che lavora affinché i giocatori amarantocelesti possano essere controllati a 360 gradi. Di fondamentale importanza in tal senso l’apporto del Centro Riabilitativo dei Castelli Romani, che da questa stagione lavora la fianco del club castellano. Il team, gestito e coordinato dal dottor Runza Litterio, può contare su altri quattro componenti, il dott. Tenore Nunzio, il dott. Sasso Mario, il dott. Fortunati Gabriele e la dott.ssa Verdini Patrizia, i quali alternano la loro presenza sia agli allenamenti che in panchina durante le partite di campionato. Il Centro mette a disposizione anche il proprio studio, dove vengono seguiti gli atleti nei casi in cui servano trattamenti specifici aggiuntivi a quelli svolti al PalaKilgour. Andiamo a scoprire insieme al dottor Runza in che modo il team di fisioterapisti collabora con la Cioli Ariccia e quali vantaggi può offrire questo servizio al club e ai propri tesserati.

LA FIGURA - Il dottor Litterio Runza, al capo del team di fisioterapisti che lavora al fianco della Cioli, esordisce: “La collaborazione tra il Centro Riabilitativo Castelli Romani e la Cioli Ariccia ha avuto inizio quest'anno e fin da subito c'è stata una forte intesa con lo staff tecnico e tutta la dirigenza. Riteniamo la figura del fisioterapista indispensabile all'interno di un club che tenga al benessere psico-fisico dei propri atleti, conditio-sine-qua-non per raggiungere importanti traguardi”.

FASE PREVENTIVA - “Il nostro supporto - spiega il dott. Runza -, consiste, in fase preventiva, nel seguire il percorso atletico di ogni singolo giocatore e nella valutazione morfologica, strutturale, statica e dinamica, al fine di ridurre il rischio di traumi e infortuni che potrebbero derivare da una scorretta postura e/o da uno scorretto appoggio plantare”.

CONFRONTO - “Di fondamentale importanza è il confronto continuo con mister Rosinha e i suoi collaboratori - prosegue -, con il preparatore atletico e con il nutrizionista, il dott. Falcucci, per la creazione di percorsi individuali specifici per ogni atleta. Questo è importante sia nel caso in cui si verifichi un infortunio, sia per la prevenzione degli stessi, quindi per evitare sovraccarichi muscolari, migliorare la postura e il gesto atletico, individuare le calzature più adatte al tipo di terreno ed eventuali correzioni interne alla scarpa”.

IL QUADRO COMPLETO - “La presenza in panchina del fisioterapista funge da supporto al medico nel caso in cui si verifichi un contrasto - afferma il dott. Litterio Runza -. In questo caso è necessaria una tempestiva rilevazione di probabili danni tissutali e/o strutturali e, più in generale, delle condizioni del giocatore, per valutarne il rientro in campo o il ritiro. A questa prima fase valutativa - spiega -, segue sempre un confronto con il resto del team, in presenza del mister e dei preparatori. In questa fase si pianificano, quando necessario, approfondimenti strumentali e un eventuale intervento riabilitativo. Questo genericamente prevede una fase manipolativa e kinesiterapica associata a trattamenti antiflogosi con macchinari come la tecar, il laser, le onde d'urto e altri, i quali - conclude -, riducono il processo infiammatorio in tempi ristretti e favoriscono la ripresa degli allenamenti e il rientro in campo del giocatore”.

In foto:
1) Dott. Litterio Runza
2) Dott. Nunzio Tenore
3) Dott.ssa Patrizia Verdini


Alessandro Pau



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