82 giorni di stop. Questo è il periodo che Fabrizio Camero ha dovuto trascorrere fuori dal campo, fermo per infortunio dal 1° dicembre al 21 febbraio, prima di tornare a disposizione di mister Sardelli e fare un ritorno in grande stile con la doppietta al Sant'Agata che ha permesso al Futsal Pontedera di rimontare gli emiliani e strappare un punto davvero prezioso per la classifica. Un risultato che ha permesso al Pontedera di agganciare l'Aposa e dare nuova linfa ai bianconeri per il rush finale che attende Caciagli e compagni a partire dalla sfida interna di domani con il Fossolo. «Con il Sant'Agata – ci racconta Fabrizio – è stata una gara importante. Siamo riusciti a giocarla come volevamo noi, tanto che nel secondo tempo siamo stati in grado di rimontare lo svantaggio e portare a casa punti. Speriamo che questa prestazione possa segnare una svolta per l'ultima parte del campionato. A Sant'Agata si sono viste le migliori attitudini della nostra squadra: fame, tenacia e un buon livello di futsal. Per me era la prima convocazione dopo mesi. Con pochi allenamenti nelle gambe, i gol sono stati tanto desiderati quanto inaspettati. Sono molto contento di aver dato il mio contributo alla causa». Adesso, però, non c'è tempo per cullarsi sugli allori. Finiti i recuperi infrasettimanali con la gara di mercoledì contro il Modena, si torna a giocare solo ed esclusivamente di sabato (a meno di ulteriori rinvii), con la possibilità di preparare fin nei minimi dettagli le sfide che attendono il Futsal Pontedera nei prossimi fine settimana. «Ritrovare il lavoro settimanale cadenzato regolarmente – ci spiega il numero 8 bianconero – per noi è importantissimo. Non è un caso che il nostro periodo peggiore, anche in termini di punti conquistati, sia arrivato quando il calendario, complici i vari recuperi, ci ha costretto a giocare nove partite in meno di un mese. Alle sette gare che rimangono da qui fino a fine torneo ci si approccia in una maniera molto semplice, sotto certi aspetti: bisogna lavorare sodo e con voglia. Per noi saranno tutte finali, dovremo fare più punti possibili già a partire da domani. Sarà la forza mentale a entrare in gioco e recitare un ruolo importante». Vivere così tante partite in tribuna per chi è abituato a essere un protagonista in campo non deve essere stato facile per Fabrizio Camero. Come si riesce, anche da fuori, a dare una mano ai propri compagni in uno sport come il futsal? «Ho cercato in tutti i modi di non far mancare la mia presenza e il mio supporto alla squadra – conclude Fabrizio -. Per questo l'imperativo che mi sono dato è stato quello di analizzare cosa succedeva in campo nella maniera più lucida possibile, per valutare ogni situazione e offrire spunti ai miei compagni e al mister. Da fuori, anche se sei coinvolto, vedi aspetti che da dentro il campo non riesci a percepire a pieno. Riuscire a cogliere determinate sfumature può permettere a tutta la squadra di fare importanti passi in avanti. Durante questa esperienza ho fatto tesoro di tutto quello che ho visto per sfruttarlo a mio vantaggio al rientro in campo».


Ufficio Stampa Futsal Pontedera

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