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Adriani, addio alla Folgarella: «Nasce il Ciampino City Futsal: puntiamo in alto»

 24/04/2021 Letto 1490 volte

Categoria:    Serie D
Autore:    Alessandro Pau
Società:    VARIE





L’ormai ex direttore generale della Folgarella saluta il club e si mette in proprio: sta per nascere una nuova realtà nel futsal provinciale romano, il Ciampino City Futsal. Organizzazione e programmazione, Alessandro Adriani ha le idee e chiare e non si pone limiti.

FOLGARELLA - “Vorrei ringraziare la Folgarella e il presidente Francesco Del Tutto per avermi dato modo di prendere in gestione la prima squadra in Serie D, iniziando un percorso con i miei soci Andrea Germani e Valerio Giulia, nella ricostruzione di una società storica. Purtroppo, dopo aver investito soldi con non poche difficoltà a causa del Covid e altre situazioni, siamo stati fermati a una settimana dall’inizio del campionato. Questo avrebbe demoralizzato chiunque, ma non me, anzi: mi ha caricato ancora di più. Ho potuto ragionare e programmare il mio sogno al minimo dettaglio”.

CIAMPINO CITY - “Vorrei comunicare che nel tempio del calcio a 5 di Ciampino, in cui militano tante società importanti, nascerà una nuova realtà: il Ciampino City Futsal, il mio sogno. Sarò il presidente: dopo aver fatto esperienza come direttore sportivo e generale negli altri anni sentivo la mancanza di una creatura tutta mia. Ho preso appunti e fatto esperienze: sono convinto che il valore di una società non dipenda dalla categoria, ma dall’impegno e dagli obiettivi delle persone che ne fanno parte. Anche in D, ultima categoria del calcio a 5, si può avere una grande visibilità. Ed è quello che voglio fare per la mia società, creando una famiglia unita con tutte le persone che ne fanno parte, orgogliose di indossare questi colori. Il vicepresidente sarà Andrea Germani, un amico, la mia spalla: sarà fondamentale per la realizzazione di questo sogno. Il tecnico, invece, sarà Alessandro Moroni: aveva iniziato con noi alla Folgarella un campionato mai decollato. Senza ombra di dubbio è la persona che voglio alla guida della prima squadra. Per me, invece, sarà l’ultimo anno da giocatore: sarò a disposizione del mister in ogni allenamento. Sto bene fisicamente, ma preferisco intraprendere il mio ruolo da presidente, scendendo in campo qualora ce ne sarà bisogno. È ora di mettere in moto le idee e farle diventare realtà. Ogni singola persona che farà parte di questa società o farà il tifo per noi sarà fiero di farlo. Voglio che questa società diventi un esempio per tutti quelli che amano questo sport. Non mi pongo obiettivi, la classifica sarà l’ultima cosa che valuterò, anche perché ci sarà un solo grande giudice, il campo. L’unica cosa che voglio vedere nei giocatori e lo staff è la serietà e la voglia di dare tutto per questa squadra. Infine, cercherò di creato subito le categorie giovanili, il futuro di questo sport, e trasmettere ai ragazzi cosa significa essere una squadra e anche i valori umani”.

RIFERIMENTI - “Per ora non voglio svelare nulla di più, siamo in fase di costruzione e non appena possibile rivelerà tutto. Non posso negare che questa voglia è nata anche grazie a società come il Ciampino Anni Nuovi, che ha 30 anni di storia, oppure il Laurentino, una macchina da guerra in campo, fatta da giocatori che danno tutto per la maglia. Ho anche visto la crescita esponenziale del Real San Giuseppe dal regionale alla Serie A con un’organizzazione magistrale. Tutto questo mi ha motivato a intraprendere questa strada e dimostrare a me stesso dove posso arrivare”.

FUTSAL PRO - “Sono fiero di far parte di questo movimento: non smetterò mai di ringraziare le tante società che si sono schierate con me. In questi mesi difficili abbiamo lottato tanto, tutti uniti, e anche quando hanno cercato di dividerci ci hanno solo rinforzati. Ci sono tante proposte che voglio portare alle istituzioni: non deve più succedere quello che è successo in questa stagione, serve chiarezza. Io sono solo al secondo anno nell’ambiente dirigenziale, ma so di parlare anche a nome di altre società che hanno investito tempo e soldi senza riuscire a giocare neanche una partita. Abbiamo pagato l’iscrizione, rispettato il protocollo e non abbiamo potuto giocare. Si sono dimenticati della C2 e della D, dando solo una piccola opportunità alla C1, consapevoli dell’importanza di questa categoria visto il successivo passaggio nel nazionale. Bastava chiedere all’inizio certezza su chi si potesse permettere di partecipare al campionato rispettando il protocollo del nazionale e chi no, così da partire in regola senza falsare la categoria e ritrovarsi nella situazione di oggi, uno dei momenti più bui del nostro sport”.

IDEE - “Queste sono alcune delle idee che vorrei proporre con il Movimento":

  1. Protocolli ben fatti e chiari, così che le società possano capire in base alle proprie risorse se possono effettivamente garantire la loro presenza
  2. Per quanto riguarda le promozioni e i ripescaggi c’è bisogno di meritocrazia: serve una graduatoria in base ai risultati sportivi, senza vie traverse date dagli sponsor
  3. Creare dei profili social per le istituzioni del regionale e del provinciale sulla falsa riga del nazionale per aver risalto mediatico, con classifiche aggiornate e tutte le info di cui abbiamo bisogno. Vorremmo delle premiazioni reali e ufficiali come nel nazionale. Anche se spendiamo meno, siamo il motore di questo sport: tutte le società che sono nel nazionale sono passate di qua. Infine, sarebbe bello che ogni squadra abbia dei canali social
  4. Al posto della Coppa Roma, inserire una competizione in cui si scontrano le prime due classificate al termine del girone d’andata così che ci sia più motivazione
  5. L’ultimo è, forse, una pazzia. Sarebbe bello creare una “Serie A Élite”, con squadre di calcio a 11 che investono nel futsal, schierando vecchie glorie del calcio per dare risalto mediatico al nostro sport. E magari creare una Supercoppa tra la vincente di questo campionato e la vincente della Serie A di futsal

 

Alessandro Pau



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