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#futsalmercato, sì;;; definitivo: Prato e Giannattasio, due destini che si riuniscono

 14/05/2021 Letto 464 volte

Categoria:    Serie A2
Autore:    Ufficio Stampa
Società:    PRATO





Nicola Giannattasio torna al Prato C5. Sarà il Direttore Tecnico di tutto il settore giovanile biancazzurro e uno dei due portieri della prima squadra. L'annuncio più atteso. Ieri sera è arrivato il sì definitivo di Nicola Giannattasio, che torna, a distanza di 14 anni, nella società che lo ha lanciato. Un nome su cui da subito si sono concentrati il Presidente Aniello Apicella e l'allenatore Stefano Tesi per il nuovo progetto tecnico del Prato calcio a 5. Giannattasio è arrivato al Prato a 16 anni, facendo la trafila dal settore giovanile fino alla prima squadra, dove ha esordito durante l'ultimo anno della gestione Carobbi. Si è poi consacrato con Jesus Velasco, vincendo due scudetti, una Coppa Italia e una Supercoppa Italiana. Ha lasciato il Prato nel 2003 per tornarvi, in A2, nel 2006/07.

TESI "Con Nicola siamo cresciuti insieme in questo club - ha spietato mister Tesi - e ci conosciamo benissimo. Il suo lavoro negli ultimi anni con i giovani è sotto gli occhi di tutti ed era la persona perfetta per ricoprire il ruolo di Direttore Tecnico del settore giovanile. Una persona di qualità, esperienza e con il Prato nel cuore".

NICOLA Giannattasio sarà quindi il Direttore tecnico responsabile di tutto il settore giovanile e della scuola calcio a 5, che da quest'anno si può vantare della certificazione élite rilasciata dal Settore Giovanile e Scolastico. Un vanto per la nostra società, se si considera che in Toscana solo la Midland ha ottenuto lo stesso riconoscimento, mentre in tutta Italia sono una decina le società èlite, di cui solo quattro partecipanti ai campionati nazionali. "Sono entusiasta di questo nuovo incarico - le prime parole di Giannattasio - ho voluto valutare bene la proposta, ma mi sono subito reso conto della bontà del progetto e della solidità della struttura su cui poggia. Io avrò il compito di coordinare tutti i tecnici, sceglierne di nuovi laddove lo riterrò opportuno, dettare le linee guida da seguire e gli obbiettivi da raggiungere per ogni categoria. Manco da Prato da tanto tempo, quando andai via scegliendo il Kaos in un momento caotico per la società, che rischiava seriamente di chiudere per problemi economici. In questi 14 anni ci sono stati diversi contatti, ma non non ho mai trovato stimolante il progetto presentatomi. Mi ero sempre ripromesso che il giorno che sarei tornato a Prato sarebbe stato per fare qualcosa di importante per questa società. Ora penso ci siano i presupposti per farlo. L'idea di base è quella di riproporre il "modello Poggibonsese", che ho portato avanti per 9 anni insieme a persone di valore ed esperienza come Busato, Montagnani, Buraschi e Landozzi, formando quasi da zero tecnici giovani come Musio, Mezzetti e Chianese. A Poggibonsi abbiamo ottenuto risultati sia in termini di vittorie (cinque campionati vinti e una Final Eight Scudetto Juniores) che di giocatori lanciati in prima squadra, circa una trentina nel corso degli anni. Sono convinto che questo tipo di lavoro si possa riportare anche a Prato. A Poggibonsi per motivi logistici abbiamo lavorato dall'Under 17 in su, mentre qua la filiera è più lunga e i bambini e i ragazzi potranno sviluppare un percorso più completo. Tra i miei ruoli c'è anche quello di coordinatore tecnico tra prima squadra, Under 19 e Under 17. I tecnici di queste tre categorie dovranno lavorare in sinergia, seguendo prevalentemente gli stessi principi di gioco. Lo sviluppo dei ragazzi negli ultimi passaggi dal giovanile alla prima squadra deve essere improntato su un modello in cui ci debbano essere minori traumi possibili nel salto di categoria in categoria".
Ma l'impegno di Nicola Giannattasio non si ferma qua, sarà infatti anche uno dei due portieri della prima squadra a disposizione di Stefano Tesi. "Ho 40 anni, ma ancora tanta voglia. Cercherò di mettermi a disposizione compatibilmente con i miei impegni di lavoro. Ne approfitto per ringraziare l'Arpi Nova, Marzio e Luca Mariotti, che mi hanno fatto tornare a sentire importante come giocatore. E' stata un'annata intensa, difficile, in cui abbiamo mancato i playoff solo per una partita persa a tavolino, ma sono sicuro che sapranno rifarsi".
Ufficio stampa



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