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Bernardi presenta il suo libro «La guida psicologica: come costruire una squadra vincente»

 11/12/2013 Letto 1930 volte

Categoria:    Vari
Autore:   
Società:    VARIE





È stato presentato giovedì scorso, presso il Circolo Logistico della Guardia di Finanza di Villa Spada, il libro “La guida psicologica del calcio: come costruire una squadra vincente” (Edizioni Kappa), scritto da Emiliano Bernardi, psicologo e componente dello staff dell'Hellas L'Acquedotto, Aldo Grauso ed Elena Ronchetti. Alla presentazione erano presenti Ernesto Alicicco (ex medico sociale della Roma), gli ex giocatori della Lazio, Stefano Fiore e Bernardo Corradi, Alberico Marchesi dell'Associazione Italiana Allenatori e l'editore Riccarco Cappabianca. Uno dei tre autori ha parlato del suo libro a Calcio a 5 Live.
 

Chi è Emiliano Bernardi?
Sono uno psicologo, esperto di psicologia dello sport e psicoterapeuta Gestalt, collaboro con federazioni, associazioni sportive professionistiche, amatoriali e singoli atleti, occupandomi degli aspetti mentali relazionali ed emotivi legati all’attività sportiva. Nel futsal collaboro al progetto promosso dalla Divisione “Io Calcio a 5” come responsabile dell’area psicologica, finalizzato all'avvio di scuole tecnico-educative presso le società di Serie A, A2 e B. Credo molto in questo progetto di crescita sia quantitativa che qualitativa. Inoltre sono lo psicologo del “Futsal Camp” raduno riservato alle categorie Under 17 e Under 15, organizzato dal Settore Giovanile e Scolastico della FIGC, in collaborazione con la Divisione nell’ambito del progetto “Calcio +”, mettendo a disposizione dell’allenatore, dello staff e dei ragazzi le mie competenze psicologiche e pedagogiche. Negli anni passati ho collaborato con diverse squadre, tra cui la Roma Calcio a 5 maschile nel progetto "Calcio 2000", in collaborazione con l'università la Sapienza e la Virtus Roma in serie A femminile.

Parliamo della tua opera, come è nata l'idea?
Questo libro - scritto in collaborazione con l’equipe CPS, da me fondata nel 2008 - nasce dalle esperienze che ho fatto in questi anni nei campi di calcio a 11 e calcio a 5. Nella prima parte spiego in modo semplice cosa fa e come sfruttare al meglio lo psicologo nelle società sportive, rispondendo alle domande che mi fanno ovunque vado. Purtroppo il mio lavoro è ancora oscuro per molti allenatori e dirigenti ed è importante fare un po’ di chiarezza.

Prego.
Una parte del libro è dedicata agli aspetti mentali dello sport e a come lavoro, in particolare il metodo 2T che con la mia equipe stiamo sperimentando non solo nel calcio, ma anche nel calcio a 5, nel tennis, nel tiro a volo e in altri sport. Le 2T sono il “Talento” e la “Tenacia”, credo fermamente che - se si vuole costruire una squadra vincente nel tempo - innanzitutto è necessario coltivare, crescere e proteggere il talento e allo stesso tempo mantenere un livello alto di tenacia durante tutta la carriera sportiva. L’ultima parte del libro è dedicato alle scuole calcio, quindi a ciò che fa lo psicologo nei settori giovanili, con allenatori, dirigenti e genitori. Anche se l’argomento del libro è prevalentemente quello del calcio a 11, non manca una parte sul futsal, in cui spiego le abilità psicologiche che si utilizzano e le differenze tra i due sport, come la velocità di pensiero e l’intensità del gioco. Questo manuale è la sintesi di anni di collaborazioni mie e dell’equipe CPS, in cui non mancano spunti pratici come esercizi e test che abitualmente usiamo nel lavoro quotidiano sui campi sportivi.

Come sta andando l'esperienza nella Serie D femminile con l'Hellas L'Acquedotto?
Molto bene. Con mister Filippo Capatti ci conosciamo da quando eravamo bambini. Entrambi siamo appassionati di calcio a 5, anche se la vita ci ha portato a viverlo in modo molto diverso: lui da allenatore e io da psicologo. Finalmente quest’anno è nata la possibilità di creare qualcosa insieme. Ci confrontiamo quotidianamente su tutti gli aspetti mentali e motivazionali dell’allenamento e delle partite, le ragazze non hanno mai avuto uno psicologo nello staff e per loro il tempo con me è un momento di crescita sia personale che sportiva; certo non è mancata qualche difficoltà, è sempre difficile l’approccio con la psicologia, ci si scontra con tanti stereotipi e un po' di diffidenza c’è sempre, però devo dire che stanno reagendo bene e sono molto soddisfatto del programma fin qui svolto. C’è un lavoro in totale sinergia con tutto lo staff e il gruppo sta crescendo bene, coeso e motivato per la stagione, a prescindere dai risultati sportivi. Vedremo come andrà, per ora sono molto contento ed è sempre un piacere andare al Pala Levante, dove ho trovato un ambiente molto piacevole e dove mi auguro di rimanere per molto tempo.


Francesco Puma



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