Giocare al Rino Merolle significa trovarsi in una bolgia, circondati da tifosi che sventolano bandiere, cantano cori, supportano i propri beniamini fino al triplice fischio finale. Perché la vera forza del Don Bosco è il pubblico, ragazzi come Mattia Buonomo, conosciuto da tutti nell’ambiente per il suo attaccamento alla maglia e per la sua presenza costante.

I SOCIAL - Mattia ricopre il ruolo di social media manager da ormai 3 anni: “Mi riesce facile perché sono il primo fan di questi ragazzi. A volte non dormo per creare nuovi contenuti per tutte le persone che ci seguono. Mi trovo esattamente in mezzo tra tifosi e società, per questo cerco sempre di mantenere l’ambiente sereno e carico quando serve, facendo trapelare notizie. Sono ormai un punto di riferimento per tutti quelli che vogliono avere news dal campo oppure informazioni legate ai regolamenti e ai comunicati. Mi informo molto e resto costantemente aggiornato”. L’amore per il Don Bosco ha radici profonde: “Sono molto attaccato al mio quartiere, come tutti, e questa passione guida le cose che faccio. Siamo tutti amici e il senso di unione è forte, bello e contagioso perché nuove persone si aggregano di continuo. Ho visto gente venire al campo pur non seguendo molto il mondo del calcio a 5 ed esultare comunque per una rete all’ultimo secondo. Una volta conosciuto l’ambiente del Don Bosco, ne resti prigioniero a vita”.

IL FINALE DI STAGIONE - Dai social al campo. C’è un finale di stagione tutto da vivere: “Le sensazioni sono positive, i giocatori hanno assimilato i meccanismi del mister e adesso riescono a giocare naturalmente. Purtroppo questo non sempre è bastato: la stagione è stata più complicata del previsto, ma l’obiettivo era migliorare il piazzamento dello scorso anno e per adesso ci stiamo riuscendo. Questi ragazzi fanno sacrifici dal 28 di agosto e meritano davvero tanto. Sono convinto che la concentrazione farà la differenza in questo finale, sono tutti carichi e pieni di voglia”.


Irene Annarelli

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