“Sarà una partita di quelle che a me non piacciono, che verrà messa sul piano fisico. Se si giocherà a calcio a 11 non avremmo chance”. Profetico, in tutto e per tutto mister Francesco Bracci che, una settimana fa sulle colonne del nostro Magazine, aveva inquadrato alla perfezione questo incontro. Il tecnico romano è adirato per quanto accaduto nel match perso contro il Napoli.


SE QUESTA E' LA A... - “Non abbiamo giocato a calcio a 5, non è possibile una cosa del genere. Alla prima azione la Grieco si è infortunata per un contrasto oltre il limite e a fine match l'abbiamo dovuta portare in ospedale. È caduta di schiena, di botto, dopo un volo di quasi un metro e abbiamo dovuto chiamare un'ambulanza arrivata dopo 25'. Le ho fatto fare delle ecografie per escludere danni massivi e praticato iniezioni di antidolorifici. Siamo tornati a Roma a mezzanotte con lei, poverina, distesa sul sedile della macchina. A me sta bene perdere, ma giocando a calcio a 5, non così. Durante tutta la partita è stata così: sono molto arrabbiato, le ragazze sono state intimorite e nel primo tempo la Iacobucci è dovuta uscire per una caviglia pestata. Non parliamo poi della Maggi che ha avuto in incidente dietro l'altro. È stata una specie di guerra e questo perché l'arbitro non ci ha minimamente tutelato e anzi, ci è stato fischiato un rigore contro all'ultimo minuto”. Il tecnico è un fiume in piena e conclude: “Tutto questo per stare in Serie A? Ne vale davvero la pena? Io voglio giocare a calcio a 5, non voglio fare nient'altro e domenica si è visto il rugby, è stato davvero avvilente. Se questa è la Serie A, ci rinuncio volentieri”.

Matteo Santi

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