Siamo giunti all'epilogo per ciò che riguarda la categoria dei Giovanissimi. A sfidarsi questo pomeriggio, a partire dalle 17, sul terreno del Pala Olgiata, saranno Il Ponte e Palestrina. Con i due tecnici, Alessandro Gattarelli e Angelo Esposito, entriamo in clima partita.

QUI IL PONTE – Società storica del panorama giovanile italiano, per l'ennesima volta porta in finale una sua squadra. “Da sempre lavoriamo tantissimo sulle categorie del settore giovanile, trascurando anche le prime squadre – racconta il mister Alessandro Gattarelli -. I giovani sono la nostra priorità e i risultati ci danno spesso ragione”. L'avversario sarà un Palestrina che, quest'anno, ha stupito per continuità di rendimento: “Non li conosco benissimo, ma se sono arrivati qui un motivo ci sarà. Dopo aver disputato un bel campionato, speriamo di portare a termine la stagione nel migliore dei modi”. Un palcoscenico come quello del Pala Olgiata, per chiudere un anno di competizioni, sarà il massimo: “E prima di noi giocheranno anche le rappresentative. Questo è molto bello, un motivo in più per far vedere ai ragazzi che il calcio a 5 esiste, che ci sono obiettivi da raggiungere. Faccio i complimenti al Comitato che ha organizzato molto bene il tutto”. 

QUI PALESTRINA – A coronamento di un anno di sacrifici, il Palestrina va a giocarsi la finale regionale dei Giovanissimi. “Per noi è un grande orgoglio e una grande soddisfazione essere arrivati fino a questo punto – commenta l'allenatore Angelo Esposito -. Abbiamo lavorato tutto l'anno puntando a questo, perché venivamo dal secondo posto della passata stagione. Siamo una società che crea tutti gli anni una base per fare bene,  perché il Palestrina calcio a 5 punta tutto sul settore giovanile, per portare i ragazzi, in un futuro, a vestire la maglia della prima squadra”. Alle 17 il via alla finale con Il Ponte: “E' un club che lavora bene sui giovani e porta avanti lo stesso gruppo per tutte le categorie. Andremo al Pala Olgiata per giocarci le nostre carte, senza paura”. Spesso si dice che in categorie così non è il risultato che conta: “Vero, bisogna innanzitutto guardare la crescita calcistica e sportiva dei ragazzi. Ma vincere sarebbe davvero bello, il coronamento di un'annata di lavoro e sacrifici: già essere in finale è comunque una ricompensa per tutto ciò che abbiamo fatto nel corso della stagione”.

Matteo Santi

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