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La Nazionale dietro le quinte: lo staff medico dei campioni d'Europa al lavoro

 16/09/2014 Letto 820 volte

Categoria:    Nazionale
Autore:    Ufficio Stampa
Società:    ITALIA





Gli "angeli custodi" dei campioni d'Europa della Nazionale italiana di futsal sono tre, e lavorano tutti nella stessa camera d'albergo dove, dalla mattina alla sera, è un viavai di giocatori che hanno bisogno di fare fisioterapia ma anche di svagarsi qualche minuto. Perchè la Physio Room non è soltanto la stanza del recupero fisico, ma anche quella delle risate: i giocatori sui lettini, i fisioterapisti Diego Falanga – romano – e Vittorio Lo Senno – nato a Policoro, ma cresciuto a Pisticci, in provincia di Matera – a eseguire gli "ordini" del responsabile medico della Nazionale, il dott. Nicola Pucci. Il loro lavoro, in vista di una trasferta di media durata come quella in Norvegia, inizia ancor prima che la squadra si raduni in Italia: inventario dei materiali, tra i 70 e i 90 chili di carico a seconda della durata della trasferta, e contatto con l'hotel per avere tutto ciò che occorre. Stanza d'albergo “svuotata” dei letti, uno spazio idoneo per stare comodi, il “compromesso” tra il medico e la cucina dell'albergo – quando non è presente un cuoco al seguito della squadra – per ciò che riguarda l'alimentazione.


PUCCI - “Soprattutto durante le lunghe trasferte si socializza – spiega il dott. Pucci – . Si fa scarico mentale, oltre al lavoro di terapia”. Con loro, i fisioterapisti portano tre lettini pieghevoli e trasportabili in aereo, tutti i macchinari elettromedicali (Tecarterapia, ultrasuoni, tens, magnetoterapia, rsq1), più la Ice Bath, la vasca gonfiabile da riempire con acqua e ghiaccio per favorire il recupero delle fibre muscolari e un effetto antinfiammatorio. La procedura è semplice, e sempre la stessa: il giocatore manifesta un problema fisico, il medico lo visita, i fisioterapisti lo trattano, a tempo di musica, scandita dal ricchissimo smartphone di Lo Senno. “Ma un primo monitoraggio si fa nel primo giorno di raduno – prosegue Pucci –. Ogni giorno, poi, dopo ogni allenamento si fa il punto, sia per nuove problematiche che per valutare una semplice stanchezza muscolare”. Non solo stanza della fisioterapia, però: la giornata dello staff medico inizia prestissimo, con la preparazione del materiale da portare al campo. Ma ci sono anche fasce e bendaggi per i giocatori, preparazione di sali da consumare durante l'allenamento e integratori al termine dello stesso, e al rientro in albergo ancora terapie e preparazione di tutto l'occorrente per la seduta successiva. E l'alimentazione? “All'estero è più difficile programmare – ammette il medico azzurro –. Stiliamo un menu indicativo prima della partenza, poi all'arrivo sul posto si fa un punto, cercando il più possibile di venirci incontro a vicenda”. In un giorno senza gara, ci sono tre pasti, che oggi e domani – quando gli azzurri affronteranno la Norvegia, diventeranno quattro, con l'inserimento dello snack circa tre ore prima della partita. Sveglia alle 7.30-8, lavoro fino a ridosso della mezzanotte. Poi lo staff medico va a dormire (ma un medico non dorme mai...), stanco, ma già pronto per il giorno dopo, quando ci saranno da rimettere a nuovo i campioni d'Europa.


Ufficio Stampa Divisione



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