La notizia esplode nella giornata di ieri. Alessio Musti non è più il tecnico della Luparense, la squadra campione d'Italia. Manca ancora l'ufficialità da parte della società, ma praticamente è solo una formalità.

PAGA MUSTI – A pagare per tutti, è ovviamente sempre il tecnico. La cosa clamorosa è che lo fa da primo in classifica, con la squadra con la miglior difesa di tutto il campionato. Possono bastare l'eliminazione prematura in Uefa Futsal Cup e la sconfitta per 6-1 in Supercoppa per giustificare tale decisione? In fin dei conti questa è una squadra del tutto nuova, che nulla ha a che vedere con quella scudettata di Colini. Putano, Caputo, Ercolessi, Canal, Rogerio, Follador, Bertoni, Merlim sono tutti giocatori che hanno fatto le fortune dei Lupi lo scorso anno, ma che questa stagione hanno preso altre strade o che non erano disponibili. Quindi, perché non dare più tempo a Musti? C'è forse altro alle spalle?

MARCA 2 - Non ci piace andare appresso alle tante tantissime voci che si stanno rincorrendo in queste ore attorno alla Luparense. Però, si è scatenato un vero putiferio intorno alla società campione d'Italia in carica, la più gloriosa del nostro panorama futsalistico. C'è addirittura chi paventa le dimissioni di Vella, mentre altri parlano di un caso Marca 2.0. Ci ricordiamo tutti molto bene quello che accadde lo scorso anno, con un campionato falsato dalla squadra che l'anno precedente aveva vinto lo scudetto. Non vorremmo proprio che l'addio a Musti fosse il primo passo verso un ridimensionamento generale... Zarattini, fra l'altro, non ha fatto mai mistero dei suoi malumori e a più riprese, ha lasciato intendere come il passo per l'addio al calcio a 5 potesse essere davvero breve. A questo punto, non ci resta che aspettare i prossimi giorni per diradare la nebbia che si è creata attorno ai patavini.

FERNANDEZ – Oltre i catastrofisti, però, c'è anche chi la vede in maniera diversa. Sembrerebbe, infatti, che la Luparense abbia già scelto il sostituto di Musti, ovvero Julio Fernandez. Tecnico che proprio in quella Marca - prima portata allo Scudetto e poi smobilitata inopinatamente dalla società l'anno seguente - aveva avuto la sua ultima esperienza italiana.

Matteo Santi

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