skin adv

Il film della stagione ciociara: l'arrivo di Chiesa ed un miglioramento costante

 23/05/2015 Letto 589 volte

Categoria:    Femminile
Autore:    Ufficio Stampa
Società:    BELLATOR FERENTUM





Creare una squadra è facile. Cercare qualche giocatrice con la passione per questo sport, farle indossare una divisa e buttarla nella mischia è facile. Il problema è essere una squadra. 
E’ come quando si fa una torta: non basta avere tutti gli ingredienti, bisogna indovinare la temperatura di cottura, pesare le dosi dei vari ingredienti e poi mescolare tutto con amore e passione. La squadra ciociara, Belletor Ferentum, ha cercato di fare proprio questo. 


IL FILM DELLA STAGIONE - Ad inizio campionato, la rosa era composta da giocatrici giovani, che avevano la passione e il talento necessario per affrontare un campionato competitivo come quello della serie C, più un paio di giocatrici esperte. Lo scopo era quello di riuscire a terminare il campionato in una posizione che permettesse alla squadra ciociara di poter disputare la stessa serie anche l’anno successivo. 
Purtroppo, non sempre le torte riescono perfette e senza bruciature: a volte, nonostante gli ingredienti siano giusti, e le regole siano state seguite, capita sempre che manchi qualcosa. E allora inizia il gioco dei se: “ e se avessi fatto in questo modo”, “e se avessi sbagliato qualcosa” ecc. 
A volte invece, basta semplicemente cambiare: nel mondo del calcio, gli esoneri sono all’ordine dal giorno, perché quando finisce un ciclo, è inutile insistere sulla stessa strategia. Ed ecco che sulla panchina della Bellator, decide di sedersi uno che il calcio femminile lo ha vissuto per anni, che di esperienza ne ha da vendere, con idee nuove, ma soprattutto con la voglia di mettersi di nuovo in gioco, per ricercare quegli stimoli e quella voglia di guidare un gruppo verso la vittoria: Roberto Chiesa. Il cambio è stato immediato, ma non senza complicazioni: Chiesa infatti ha dovuto prendere in mano una squadra dove vi erano troppe giocatrici forse giovani, che non avevano oggettivamente la giusta esperienza per risollevarsi da sole in un momento di crisi dove l’ultimo posto della classifica incombeva e dove il traguardo della salvezza sembrava irraggiungibile. Ma mister Chiesa era stato chiaro: lui non veniva solo per puntare alla salvezza, ma voleva qualcosa in più: le zone nobili della classifica. Una vera pazzia. Ma come dicevamo prima, fare una squadra è facile, diventarlo è difficile. Passano i giorni, e arrivano i primi rinforzi: Carta, Vellucci e Lucarelli prima, Capuano e Cellupica dopo.  La squadra è pronta : non si rischia più di andare a giocare con sole sei persone. Ma si sa, non sempre la fortuna gira: troppi pareggi e qualche infortunio di troppo riducono l’organico e a fine campionato la Bellator si deve accontentare di un settimo posto, comunque ottimo se si considera che la squadra si è definita verso metà gennaio, e come detto prima, mister Chiesa non ha mai avuto tutta la rosa al completo. Ma un bravo allenatore si vede soprattutto nei momenti di difficoltà: perché al di la di come è andato a finire il campionato, la Bellator è una squadra rinata, dove c’è quel qualcosa in più che prima mancava: c’è l’esperienza delle più grandi e la corsa e la voglia di imparare delle più giovani; e ci sono anche le ragazzine che giocano nel campionato amatoriale e che non vedono l’ora di poter raggiungere la prima squadra.
Perché puntare sulle giovani è uno dei punti chiavi di questa squadra: e a questo punto, la squadra vorrebbe fare un grande in bocca al lupo alla propria giocatrice Mara Incelli, classe ’95, che tra poco disputerà il torneo delle regioni a Milano, con la speranza che presto altre giovani di questa società possano seguire le orme della loro giovane compagna. Ma la società della Bellator Ferentum non si ferma qui: dopo i rinnovi di mister Chiesa, sempre più convinto del progetto, e di gran parte dell’organico, la società ci fa sapere che punta alla promozione in serie A2, e se questo non fosse possibile, il nuovo scopo della società per il prossimo anno è quello di vincere il campionato di categoria, per portare questa squadra ciociara a disputare campionati più prestigiosi. Perché, contrariamente a quanto detto da qualcuno e dalle polemiche che sono fuoriuscite giustamente in questi giorni a causa di una battuta poco carina, il calcio femminile è una realtà con cui si deve fare i conti: perché sempre più ragazzine si appassionano a questo sport, perché i valori, i sacrifici e l’unità che questo sport regala sono unici. E la Bellator incarna perfettamente tutto quello che di bello c’è nel calcio, e proprio per questo, cercherà di migliorarsi ogni giorno, fin quando riuscirà a volare in alto. Le premesse ci sono tutte, la voglia anche: staremo a vedere se anche i colori del calcio femminile ciociaro potranno risplendere come quelli maschili.


Ufficio Stampa



COPIA SNIPPET DI CODICE











-->