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Parla Paulinho, l'ex Vicenza e Forlì che è in finale scudetto in Francia: "Qui mi trovo bene, mi piacerebbe tornare in Italia"

 03/06/2015 Letto 1042 volte

Categoria:    Vari
Autore:    Redazione
Società:    VARIE





Dal Brasile alla Francia, passando per la Romania e l'Italia. Paulinho Garibaldi, giocatore che fa della tecnica e della rapidità il suo punto di forza, sta vivendo una grande stagione al Tolone di Felice Mastropierro, arrivato – a sorpresa – in finale scudetto. Il suo rappresentante è Vincenzo Portelli, che descrive così l'italo-brasiliano: “Ha una grossa esperienza a livello europeo, avendo giocato in tre nazioni diverse e partecipato alla Uefa Futsal Cup. Oltre a ciò, è un ragazzo eccezionale. Tranquillo, educato e sempre disponibile, un vero e proprio uomo spogliatoio che poi in campo si trasforma in un giocatore di eccelsa qualità”. E chissà che un domani non potremmo rivederlo in Italia: “Per lui il Tolone è come una famiglia, è stato accolto come un figlio e Felice ne sta esaltando le potenzialità. Non ho motivi di vederlo da altre parti, quindi - se entrambi vorranno proseguire il rapporto – sarei contento che rimanesse un altro anno in Francia. Non nascondo, però, che ha mercato, in Europa e in particolare in Italia”.


Paulinho, ti piacerebbe tornare in Italia?
Qui al Tolone mi trovo molto bene. Il rapporto con il presidente è ottimo e la squadra mi ha accolto come un fratello: il mio desiderio primario è quello di finire la stagione e poi pensare al futuro. Certo è che l'idea di tornare nel vostro Paese mi affascina e nulla è mai escluso, il campionato è salito di livello in ogni categoria e per un giocatore come me – che ha gran voglia di imparare e far bene – sarebbe il massimo. Al momento, però, sono concentrato sulla finale. Il club e io decideremo cosa fare in seguito.

La tua esperienza al Tolone deve ancora terminare, ma già possiamo tracciare un bilancio.
È sicuramente positivo. Siamo in finale scudetto e questo la dice lunga sul nostro percorso, che è stato lungo e tortuoso. Abbiamo imparato tanto anche dalle sconfitte, siamo caduti e ci siamo rialzati da grande squadra, facendo dieci mesi di sacrifici. Se siamo arrivati qui, il merito è gran parte del nostro allenatore, che è il migliore della Francia.

Già, quel Felice Mastropierro che nel 2014 si è trasferito dall'Italia alla Francia e che Calcio a 5 Live ha avuto il piacere di intervistare.
Mi trovo molto bene con lui, è un grande allenatore ma soprattutto una gran bella persona. Ha arricchito il mio bagaglio tecnico in questa stagione.

Non solo Francia, ma anche Romania: come è andata la tua esperienza al Targu Mures?
Cosa avrei potuto chiedere di meglio? Era la mia prima esperienza fuori dal Brasile, grazie a Dio è stato meraviglioso. Abbiamo fatto la storia del club, centrando il triplete (scudetto, coppa e supercoppa). Ho avuto l'opportunità di giocare la Uefa Futsal Cup, coronando un sogno che avevo da bambino.

Come giudichi, invece, le tue esperienze in Italia con Vicenza e Forlì?
Diverse l'una dall'altra, ma entrambe gratificanti. Con il Vicenza l'obiettivo era di andare ai playoff e poi siamo stati promossi in Serie A, a Forlì dovevamo salvarci e abbiamo raggiunto i playoff. Tra l'altro ho segnato 15 gol in 16 partite. Non male, no?

Hai deciso di affidare il tuo futuro a Portelli, come giudichi l'operato di Vincenzo?
Lo conosco da cinque anni. È una grande persona, un professionista serio che è diventato un amico e un consigliere. Spero di continuare a collaborare con lui.


Redazione



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