Alessio Felicino non sarà tra i protagonisti del futsal nella prossima stagione, il funambolico 34enne che nell’ultima stagione ha vestito la casacca del Foligno in Serie B, ha deciso di tornare a giocare a Calcio nella prossima stagione pur di non allontanarsi dalla sua amata casa umbra.

FELICINO - “Ho deciso dopo una proposta di un mio caro amico di tornare a giocare a Calcio dopo 14 anni di futsal, la mia è stata una scelta obbligata. Proposte dalle squadre umbre non mi sono arrivate, per il Perugia dopo l’unione con il Foligno non ero una prima scelta, mentre le altre realtà più importanti non si sono fatte vive. - Prosegue l’ex falchetto -. Mi sono giunte proposte da fuori regione, Toscana e soprattutto Lazio, ma di tornare a fare il viaggiatore non ne ho voglia, di conseguenza ho preso in considerazione la proposta del Tavernelle, formazione di Promozione di Calcio, e sono ben felice di averla accettata”.

UN SASSO SULL’UMBRIA - "Purtroppo l’Umbria è una regione strana per quanto riguarda il futsal: se un giocatore del regionale realizza 30 reti è un fenomeno e si fa il nome, così per un calciatore che fa un doppio passo o una rovesciata, ma se chiudi bene una diagonale nessuno se ne accorge. - Continua il neo acquisto del Tavernelle -. Tolti i 2-3 nomi noti, nessun altro giocatore ha fatto esperienza fuori regione, per vedere realmente quanto il calcio a 5 sia diverso e più competitivo. L'Umbria è una regione chiusa in se stessa, che se non apre i propri confini e la sua mentalità rischia di non avere futuro, c’è troppa poca umiltà e presunzione di sapere. Nessuno si confronta per migliorarsi. - Conclude Felicino -. Addirittura un allenatore con il curriculum di Massimiliano Monsignori si ritrova senza squadra, anche per lui tante chiamate da fuori regione, ma nessuna squadra umbra lo ha contattato ripudiando il valore di un tecnico del posto”.

GRAZIE MONSIGNORI - A proposito di Monsignori, Felicino conclude la sua intervista con parole al miele per il suo ex tecnico: "Ci tengo a ringraziare pubblicamente Massimiliano Monsignori, per quello che mi ha dato negli anni in cui l'ho avuto come allenatore, mi ha fatto crescere tantissimo, tecnicamente e tatticamente, come uomo e come giocatore. Grazie mister!".
 

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