Vigilia di Italia-Azerbaijan, con la speranza che il risultato sia lo stesso di due anni fa e che l'esordio sia diverso da quello ad Euro 2014. Il c.t. Roberto Menichelli lo sa bene, ma non per questo ha cambiato l'approccio alla gara: “Cosa dirò ai ragazzi? La stessa cosa che dissi loro in quella dell'edizione precedente – ha detto il tecnico nella lussuosa Hyatt Regency di Belgrado – e cioè quella di mettere attenzione doppia, perché all'esordio c'è sempre l'insidia dietro l'angolo, e noi questo lo sappiamo bene”.

MENICHELLI - Guai a fidarsi degli avversari: “È una squadra che nel sorteggio era in terza fascia, ma questo non vuol dire nulla. Al Main Round del Mondiale ha chiuso il girone al primo posto e il merito è in gran parte del nuovo allenatore Tino Perez, che ha saputo dare un gioco diverso”. Euro 2014, dove ci siamo laureati Campioni d'Europa, è acqua passata: “Un peso essere i detentori? No, ma adesso dobbiamo mettere da parte questa etichetta – il diktat di Menichelli -. Due anni fa abbiamo fatto qualcosa di straordinario, avendo la meglio di nazionali come Russia e Spagna che reputo tuttora le favorite”. Rispetto alla notte di Anversa, il c.t. ha cambiato soltanto due giocatori: “Per Patias è un ritorno in Azzurro, per Canal invece sarà l'esordio assoluto in una competizione europea, ma lui è abituato a questi palcoscenici. Ho deciso di puntare sullo zoccolo duro perché so che ha fatto qualcosa di straordinario e che può continuare a farlo”. Forza ragazzi, è tutto nei vostri piedi.

Francesco Puma
Francesco Carolis

Articoli correlati