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#Euro2016, l'ammissione di Canal: "Il Kazakistan ci ha ammazzati psicologicamente"

 10/02/2016 Letto 1183 volte

Categoria:    Nazionale
Autore:   
Società:    ITALIA





Rientro in albergo, valigie in fretta e furia, sveglia di prima mattina, primo giorno di pioggia a Belgrado dall'inizio dell'Europeo e un ritorno in Italia tra tanti, tantissimi rimpianti. La Nazionale è fuori dai giochi e farà da spettatrice per semifinali e finale. Ha vinto il Kazakistan, imbrigliando gli Azzurri con la tattica del portiere di movimento e approfittando degli errori avversari in un primo tempo disastroso: “Non ci hanno dato modo di rientrare in partita – il commento di Mauro Canal – come accorciavamo le distanze, loro ci risegnavano di nuovo. Così facendo ci hanno ammazzato psicologicamente”.


ANALISI TATTICA - Ed è proprio questo il punto: “Abbiamo compromesso la gara con un primo tempo brutto, dipeso da un blocco mentale e non fisico. Eravamo preparati al loro portiere di movimento, ma ci hanno comunque colto di sorpresa. Nel girone la nostra forza era stato il ritmo, non davamo modo di respirare ai nostri avversari. Stavolta non ci siamo riusciti, perché loro hanno alzato il quinto sin dai primi minuti, ed è vero che non abbiamo preso gol quando Higuita era nella nostra metà campo, ma ci ha condizionati, eccome”. L'analisi di Canal non fa una piega: “Prendete ad esempio il gol del 4-2 nato da una rimessa laterale. Pensavamo che il giocatore kazako scambiasse il pallone con il portiere, e invece l'ha dato in banda a Nurgozhin, che ha segnato. Non a caso si chiama cinque contro quattro, loro erano un uomo in più e questo ci ha messo in difficoltà”. La barba, che portava dallo scorso settembre per scaramanzia, stavolta non ha portato fortuna: “Già – conclude col volto segnato dall'amarezza – adesso è arrivato il momento di tagliarla”.


Francesco Puma



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