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Giustiniani, sirene di #futsalmercato: "Io all'Olimpus? Di sicuro giocherò a Roma..."

 20/07/2016 Letto 612 volte

Categoria:    Femminile
Autore:   
Società:    VARIE





Dopo una stagione di poche luci e molte ombre nella sua Lazio, quella stessa Lazio che solo un anno prima le aveva regalato uno scudetto ed una Coppa Italia da protagonista, Sara Giustiniani aveva scelto l’Olimpus per ripartire, ma c’era bisogno di altro per tornare in alto. A dicembre la chiamata a cui non poter dire di no. Un Isolotto già ottimo, nella finestra invernale di mercato diventa stellare e blinda la porta proprio con l’estremo difensore romano. Da quel momento inizia una parabola strepitosa, fatta di tanti interventi decisivi, di tante parate essenziali, fatta di un coppa Italia alzata al cielo, di uno scudetto sfumato solo in gara 3 e di un inno di Mameli cantato a squarciagola con la maglia azzurra, nel suo caso giallo fluo, indossata con immenso orgoglio. Attualmente Sara è svincolata ma, parlando di questa calda estate di futsalmercato, ci dà un indizio sul suo imminente futuro.


Tre aggettivi per descrivere la stagione appena conclusa? 
Impegnativa, emozionante e vincente.

Invece, meno sinteticamente, è stata davvero la stagione del riscatto? Quando sei partita per Firenze ti aspettavi tutti ciò
Quando ho ricevuto la chiamata di mister D'Orto non ho saputo dire no. Lui conosce il mio valore in campo e in più ha grande stima di me come persona, sa che sono una ragazza testarda e rompiscatole, ma anche molto sincera e diretta, come lui d'altronde. Io ho sempre creduto in me, ogni volta che sono stata chiamata in causa ho sempre dato tutto, senza pensare al resto. Non c’era nessun riscatto da cercare, volevo e dovevo solo confermare e dimostrare di essere sempre pronta, in qualsiasi momento. Firenze è stata una grande sorpresa, una città stupenda e una gran bella squadra, vincente e formata da bravissime ragazze, è stato bello poter vincere lì con loro.

La Nazionale: un sogno che si realizza. Riesci a spiegare cosa si prova a giocare con quella maglia?
Già il pensiero di indossare la maglia azzurra ti fa tremare le gambe, poi quando la indossi ti trema anche il cuore. Conquistarsi una chiamata per uno stage della Nazionale non ha prezzo. La prima cosa che ti viene in mente è quanto hai lavorato negli anni per meritarti quella chiamata. Poi la soddisfazione lascia spazio alla gratitudine, verso tutte quelle persone che hanno sempre creduto in te e che hanno magari perso tanti momenti al tuo fianco, come la famiglia o le amiche.

Tanti i movimenti di mercato per quanto riguarda l'Elite, forse mai come quest'anno. Che ne pensi? Quali sono le squadre che si sono rinforzate di più?
Penso che sia normale cambiare tanto. Noi donne siamo un po' esigenti e dal lamento facile, è vero, ma di contro ci sono davvero pochi progetti pluriennali che ti coinvolgono, quindi diventa facile cambiare ogni anno. Ci sono poche, anzi pochissime realtà che durano nel tempo e questo non è un bene per il nostro movimento. Parlando del mercato, penso che l'Olimpus in primis abbia fatto una grande campagna acquisti, così come Lazio, Montesilvano, Statte e Sinnai, ma aspettiamo qualche altro giorno perché sono sicura che Basile ha ancora diversi colpi in canna.

Tanti movimenti, ma ancora nessuna ufficialità sul futuro di Giustiniani. Ti danno tutti all'Olimpus, confermi o smentisci
Sicuramente giocherò a Roma. Nella mia breve esperienza mi sono trovata benissimo all'Olimpus, con Mister D'Orto c’è una grande stima reciproca. Dove giocherò il prossimo anno?! Davvero, non lo so... (ride, ndr).


Laura Prospitti



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