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Augusto Di Iorio... l'inizio, la Golden Eagle Partenope... la fine

 29/07/2016 Letto 1027 volte

Categoria:    Serie A2
Autore:    Ufficio Stampa
Società:    GOLDEN EAGLE PARTENOPE





La Golden Eagle Partenope, dopo due campionati di A2 a testa altissima, non si iscriverà al prossimo campionato nazionale. Tutti o quasi tutti i calciatori hanno trovato squadra per la stagione 2016/2017 a dimostrazione della bontà del lavoro della società Partenope e del suo staff, a partire dal presidente Cerrone, al vice presidente Masi, il direttore sportivo Rotondo, l’allenatore dei portieri Varriale, quello dell’Under 21 Maddaluno che ha portato la Partenope per due anni di fila nelle prime 8 d’Italia, il fisioterapista Totaro fino ad arrivare al preparatore tecnico-tattico Lorenzo Nitti, appena trasferitosi all’Acqua e Sapone in A.

 

DI IORIO - Lasciato volontariamente per ultimo, Augusto Di Iorio. L’ascesa professionale del mister flegreo è andata in parallelo con la crescita della Partenope, a partire dal campionato di serie B iniziato e terminato con una vittoria nel derby con i veri favoriti di quell’annata, il Sala Marcianise, fino ad arrivare a questi due anni fantastici con una salvezza raggiunta ai play out il primo anno ed un campionato a ridosso della zona play off l’anno successivo. Mister Di Iorio ha portato in alto il nome della Golden Eagle grazie al suo modo di intendere il futsal, intensità e mentalità offensiva. Aggiornarsi continuamente sperimentando nuove metodologie con l’obiettivo (secondario) di raggiungere un risultato sportivo e (primario) far crescere e migliorare sotto tutti i punti di vista i giocatori indipendentemente dalla loro età. Oltre a quella grande correttezza che ha permesso alla Golden Eagle  in questa stagione di vincere la coppa disciplina come squadra più corretta della serie A2.

 

IN SERIE A2 - il primo anno iniziò con una doppia vittoria con Futsal Isola ed Acireale, due squadre che puntavano alla vittoria finale e che si classificarono in terza e sesta posizione. Proprio la capacità di giocare e non di attendere gli avversari, il gioco propositivo a tratti quasi sfacciato, ha permesso alla Partenope di raggiungere un risultato molto importante, ovvero quello di “rubare” punti alle prime 6 squadre in classifica nonostante “soli” 20 punti a fine campionato:  doppio pareggio con i campioni dell’Atletico Belvedere, pareggio con Cogianco, Augusta e Salinis, vittoria (7-1) contro il F.Isola e l’Acireale come citato in precedenza. Alla fine della stagione ben 84 gol fatti con una rosa di tutti giocatori italiani con i soli Campano,  e capitano Iazzetta sopra i 25 anni e tanti giovani che continueranno a scrivere pagine importanti di questo sport come Loasses, Arillo (22 gol miglior realizzatore italiano in A2), Imparato, Madonna, Frosolone, Cerrone, Di Iorio, De Crescenzo e Guido. La salvezza arrivò soltanto ai play out perché in quella stagione ci furono un sacco di infortuni seri con i vari Loasses, Iazzetta, Bellico, De Crescenzo, Campano e fuori per lunghi periodi. Anche la stagione 2015/2016 ha fatto registrare due vittorie nelle prime due giornate contro Catania e Sammichele. 6 punti che avevano illuso i campani di poter inserirsi nella lotta play off. Alla fine il bilancio dirà 10 vittorie, 2 pareggi e 10 sconfitte con un’inversione di tendenza rispetto all’anno precedente, solo un punto conquistato contro le prime 4 (pari con Policoro, tre doppie sconfitte con F.Isola. Bisceglie e Augusta) ma (quasi) en-plein contro le ultime 5 con doppia vittoria su Catania, Catanzaro e Matera, 4 punti con il Sammichele e 3 con il Salinis, a dimostrazione della maturità raggiunta al secondo anno di A2. Miglior marcatore sempre Arillo con 22 gol, seguono Schurtz con 19, Frosolone con 12 e De Crescenzo con 10. Importante anche l’apporto fornito dai primi stranieri in casa Partenope: Laion, Bertoni, Rocha e lo stesso Schurtz, uomo di maggiore esperienza insieme a Melise. Ci vorrebbe un’enciclopedia per descrivere tutti i momenti belli, tutte le sensazioni positive e negative che hanno caratterizzato il cammino di Mister Di Iorio in questo biennio. Allenare la Partenope e farsi allenare da mister Di Iorio è stata un’esperienza reciproca indimenticabile. Vivere la quotidianità, prendere le abitudini dei propri calcettisti cercando di dar loro un’identità precisa, al di là dei risultati tecnici in un campionato, quello di A2 girone B, che si avvicina molto ad una serie A. Adesso però le strade di Partenope e mister Di Iorio si divideranno, sarà una pausa “canonica” convinti che non sarà affatto un addio ma un arrivederci.

 

NITTI -  “Se mi ritrovo in A1 grande merito va ad Augusto Di Iorio. Ma non mi riferisco all’allenatore ma all’uomo. Ha sempre avuto una fiducia incondizionata verso di me, sin dal primo momento. Grazie a lui sono cresciuto sia da un punto di vista tecnico-tattico che soprattutto da un punto di vista umano. Perché quello che dico sempre io è che una partita la si può vincere come la si può perdere ma con il passare del tempo quei dettagli che ti portano a vincere o a perdere saranno dimenticati. Il quotidiano invece, quello che si è costruito giorno dopo giorno, resterà invece per sempre, sia nella mente che nel cuore di chi lo ha vissuto”.

 

Ufficio stampa Golden Eagle Partenope



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