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Colini non ne può più: "Basta simulazioni. Noi non butteremo mai il pallone fuori"

 08/12/2016 Letto 2745 volte

Categoria:    Serie A
Autore:    Pietro Santercole
Società:    PESCARA





IL CASO - E' lo Special One, perché in 32 campionati disputati (su 34!) ha vinto di tutto e di più. Perfino una Uefa Futsal. One and only, l'unico nel suo genere. Fulvio Colini è lo Special One anche perché non le manda mai a dire e, grazie alla sua incredibile schiettezza, offre sempre spunti di riflessione.

 

BASTA SIMULAZIONI - "Di queste simulazioni non se ne può più". Il tecnico del Pescara riapre il dibattito su una questione che ha sempre diviso: quando un giocatore cade a terra, rimanendoci per un po', la squadra avversaria deve buttare il pallone fuori? Colini sta dalla parte degli allenatori di calcio, stile Capello (uno dei primi a schierarsi) o Mihajlovic. "Esiste un regolamento ben preciso - tuona - è l'arbitro che deve fermare il gioco!". Poi entra nello specifico, puntando il dito anche nei confronti di alcuni dei suoi colleghi. "Qualche tempo fa, è stata fatta una riunione fra tutti noi allenatori e sembravamo tutti d'accordo su queste situazioni e sul codice etico. E invece noto che non è così. Se noi non buttiamo fuori il pallone, piovono calci e minacce da parte degli avversari, con tecnici consenzienti, ivi compresi alcuni italiani. I tentativi di fermare un contropiede, cadendo, sono squallidi: così viene meno l'essenza di questo sport. L'Italia è l'unico paese al mondo dove non c'è ammonizione per la simulazione di un pivot: io ricordo benissimo la prima partita dell'Italia contro la Slovenia, nell'Europeo vinto ad Anversa, alla prima situazione di questo tipo Fortino fu ammonito. Non si ferma il gioco per queste cose. E noi non butteremo il pallone fuori davanti a queste situazione. I miei lo sanno - rimarca - se lo fanno, non li faccio giocare per un mese".

 

IL PESCARA VOLA - Intanto il Pescara di Colini vola. Aspettando il controricorso della Lazio sul "caso Pulvirenti", è prima ed imbattuta. Quasi in fuga, con solo il super Napoli alle calcagne. Lo Special One sa bene che essere al top in questo periodo della stagione non vuol dire certo avere più possibilità di vincere lo scudetto. "Ne ho viste tante nella mia carriera di allenatore - prosegue - lo scorso anno, per esempio, il Montesilvano dominò il girone di andata di regular season, poi finì sesto o settimo. Non bisogna mai abbassare la guardia o basarsi sui rendimenti di una parte di stagione". In questo periodo, però, il Pescara è Illegale. "Non siamo al top, siamo stati anche fortunati - conclude - ma abbiamo conquistato i galloni di battistrada grazie a un rendimento costante. E siamo in fuga insieme al Napoli. Le altre sono ancora un cantiere aperto. Quando entrerà in forma il Kaos, saranno loro i favoriti". Parola di Special One.

 

Pietro Santercole



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