L'INTERVISTA - Chi l'ha detto che con una "banda di sbarbatelli" non si possa fare un campionato più che buono. Prendete l'Olimpus. Lo scorso anno, con un roster nettamente più forte, sulla carta, si leccava le ferite, più o meno di questi tempi, per la mancata qualificazione nei playoff di A2. Passa una stagione, cambia il girone, neanche stavolta c'è il post regular season. La differenza è che stavolta Fabrizio Ranieri ha giocato con un roster di 13 giocatori, inclusi gli Under e 7 nati in Italia, con un 1998 e due '97!

IL BILANCIO - "C'è grande soddisfazione per quello che abbiamo fatto". Parola di un allenatore che gonfia il petto per una stagione dove la salvezza non è stata mai in discussione, dove Bardoscia si è alternato alla grande con l'ottimo Leonardo Del Ferraro, dove Luca Pizzoli (classe '97) si è messo in mostra al primo anno nel calcio a 5 segnando 10 gol, dove Fede Di Eugenio è cresciuto ulteriormente, dove Manuel Del Ferraro si è confermato, dove Marchetti e Milani hanno fatto da chioccia a una banda di talentuosi sbarbatelli. "Credo che quando si traccia un bilancio, l'analisi vada fatta sempre con quelle che erano le aspettative di inizio anno - continua Ranieri - siamo partiti con tante incognite, durante l'inverno sono andati via 4 giocatori, è venuto solamente Bacaro". Chissà come sarebbe andata a finire con i punti persi con Bubi Merano, Cagliari e, soprattutto, Aosta. "Il rammarico di non esserci qualificati per i playoff c'è - conclude - ma alla fine sono sempre stato dell'avviso che ognuno ha i punti in classifica che si merita". Il campionato termina con il già retrocesso F.lli Bari: "Difficile in questi casi trovare gli stimoli giusti - conclude - ma i ragazzi vogliono chiudere bene la stagione". Già, perché quegli sbarbatelli non hanno nessuna intenzione di fermarsi a una semplice, ma più che buona, annata.

Pietro Santercole

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