“Il Blue Green non muore mai”. Dichiarazioni forti, quelle del neo arrivato Francesco Vassalluzzo. Che non è nuovo dalle parti di via del Fosso di Santo Spirito, nel quartiere Palmarola, viste le tre stagioni di successi e soddisfazioni. Già, questa squadra non muore mai. E lo ha dimostrato negli anni: prima centrando la promozione in Serie C2, poi conquistando le due storiche salvezze (una ai playout e l'altra diretta), quando tutti la davano per spacciata, o – meglio ancora – sembrava morta. Appunto, sembrava.

VASSALLUZZO - La realtà è che il Blue Green è tornato in C2 e lo ha fatto riportando in panchina Cristiano Canarecci. Dove c'è lui, c'è anche Vassalluzzo. Il suo figlioccio, più che figliastro. “Mi ha dato tutto – racconta Uccio – mi ha fatto conoscere questo sport, mi ha dato fiducia in ogni dove, ecco perché ho voluto proseguire con lui nonostante le offerte che ho ricevuto. Qui siamo una grande famiglia”. Tre anni dopo, il giocatore è tornato a casa. È un altro Vassalluzzo: più forte, più maturo. È un altro Blue Green: rinnovato, ma con le stesse ambizioni. “Non dimenticherò mai la salvezza al primo anno di C2, facemmo una cavalcata incredibile. Stavolta, l'obiettivo è la salvezza diretta, come nel 2014. Poi, chissà, magari saremo la mina vagante”. Già, perché il Blue Green non muore mai.

* foto Valentina Rao
Ufficio Stampa Blue Green

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