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Taborda, sempre Taborda. "Lupi, questo è l'atteggiamento giusto in Europa"

 23/11/2017 Letto 405 volte

Categoria:    Serie A
Autore:    Ufficio Stampa
Società:    LUPARENSE





5 minuti e 47 secondi al termine del secondo tempo. Il Kherson preme nell’area di rigore della Uniconfort Luparense. Miarelli compie un miracolo nell’azione precedente; calcio d’angolo, la palla carambola per qualche non chiaro principio fisico dalle parti di Bessalov, numero 8 della squadra ucraina che è sotto 2-1 e prova la rimonta. Miarelli è a terra, Bessalov si tuffa in spaccata, la palla sembra entrare in porta. Sembra. Perché in realtà si stampa sul palo prima di essere agguantata e coccolata dal portierone italiano. In questo avvio di stagione la fortuna non è stata amica della Uniconfort Luparense sia in campionato che nel Main Round di Padova. Ma oggi, forse, ha dato un segno della sua presenza. I campioni d’Italia, superato lo spavento e la sofferenza della ripresa, non hanno perso lucidità e alla fine hanno sbancato l’Audi Aréna GyÅ‘r vincendo per 3-1 il match d’esordio del Gruppo C d’Elite Round.


LA PARTITA - E’ Pablo Taborda ha mettere a segno la prima marcatura in questa seconda fase europea, al minuto 11, dopo una prima parte di tempo in cui i ragazzi di David Marin si sono presentati più volte davanti alla porta, mancando per un guizzo il vantaggio. Vantaggio, dicevamo, che arriva con il campione del mondo argentino che, nel duello contro numeri 14, fulmina Sviridov su rimessa laterale e poi è lesto su pallone vagante in area a piazzare la zampata per superare Savenko. Honorio è l’autore dell’assist che concede il bis, questa volta su calcio d’angolo, per il raddoppio della Uniconfort Luparense. Furbizia del capitano che vede con la coda dell’occhio l’accorrente Ramon che, dopo 3′, della ripresa lascia partire una sassata sul primo palo, imparabile per Savenko. Il Kherson, quindi, si rigetta in avanti e alza l’intensità di gioco. Miarelli inizia il suo show con una serie di parate, Savenko abbandona i pali per creare la superiorità numerica e da una sua costruzione arriva il gol che riapre la sfida: al 12′ della ripresa, il portiere serve Fumasa che è bravo spalle alla porta a proteggere il pallone che poi viene servito a Sviridov che calcio di prima per il 2-1. Il palo raccontano in apertura fa tremare la Uniconfort Luparense, ma non destabilizza i ragazzi che abbassano leggermente il baricentro, invitando il Kherson ha prendere in mano il gioco. I secondi passano lenti, Igor Moskvychov piazza il portiere di movimento e proprio su una loro azione offensiva, la Uniconfort Luparense pesca il tiro da casa sua con Taborda che, a 42 secondi dal termine, sigilla una preziosissima vittoria. Una vittoria da tutti auspicata alla vigilia per continuare il cammino con fiducia e speranza.


DAVID MARIN - «La prima partita sappiamo che è sempre la più difficile perché c’è un approccio diverso verso la competizione, il viaggio e la trasferta si smaltiscono, ma rimane sempre un po’ di tensione prima del fischio d’inizio. L’atteggiamento dei ragazzi, però, è stato quello giusto, nel primo tempo abbiamo controllato come sappiamo fare il ritmo della gara, potevamo anche chiudere la prima frazione con più di un gol di scarto e poi chiaro che nel secondo tempo, dopo aver subito il gol, il campo di è ristretto, abbiamo sofferto il giusto perché il Kherson si è fatto avanti con insistenza, ma nel complesso la vittoria è meritata. Non aspettiamoci risultati larghi. Domani con il Minsk sarà una partita diversa, loro sono la sorpresa del precedente Main Round e per quanto sia una squadra dell’Est come il Kherson aspettiamoci un gioco differente. Loro ripartono con esplosività e noi dovremmo essere bravi a tenere serrate le linee»


ZARATTINI - E’ d’accordo con le parole di Marin, anche il presidente Stefano Zarattini: «Questa è l’Europa e queste partite così insidiose sono la dimostrazione che fino all’ultimo possono cambiare le sorti e gli equilibri. Per noi era fondamentale rompere il ghiaccio e passare un paio di ore con serenità per preparare il match di domani con la squadra che, forse, è quella leggermente più favorita in un girone comunque equilibratissimo. E’ vero potevamo concretizzare di più, ma bisogna anche saper soffrire. Chi non è abituato a soffrire, allora non può vivere di sport».


ZINETTI - Chi ha sofferto un po’ di più è Davis Zinetti, presidente di Uniconfort, main sponsor della Luparense in questa avventura europea: «Per noi è un orgoglio essere in Europa sulla maglia della Luparense. Speriamo insieme di spiccare il volo, magari con qualche brivido in meno, ma alla fine nello sport, come nella vita i successi più sofferti, sono quelli che ti ripagano e ti danno tante soddisfazioni».


Ufficio stampa Luparense



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