E' stato l'Azzurro più chiacchierato di Euro 2018. Fuori dai 18 per il raduno di Genzano, eppure richiamato in fretta e furia da Menichelli all'indomani dell'infortunio di Gabriel Lima dopo Italia-Serbia. Neanche Robocop è servito a salvare una Nazionale che sbanda per la terza volta di fila, uscendo nella fase a gironi (mai accaduto nella storia azzurra) di una kermesse continentale.

IL POST - Rodolfo Fortino esce allo scoperto, affidandosi ai social per esprimere tutta la sua delusione per il fiasco Azzurro di Ljubljana. Scrive in italiano, quanto basta per farsi capire. "Nel 2010 la mia prima chiamata in Nazionale. Comincia da lì una storia di amore, lotta, vittorie, sconfitte, passione e tante altre cose che si vivono in un gruppo". Un gol a Euro 2012, 8 centri nel Mondiale thailandese, 4 nelle Notti Magiche di Anversa, tre a Belgrado 2016, altrettante in Colombia. "In questi numeri c'è tutto. Momenti buoni e altri meno, come nella vita. Ma la cosa più importante è stata a vivere questi momenti con molto Lavoro, sudore, passione e umiltà". E poi c'è Slovenia 2018. "Una chiamata un po’ diversa dalle altre - prosegue - al posto del mio grande amico Gabriel Lima, una persona fantastica, con una maturità che fa invidia. Non ci ho pensato due volte, mettendoci la faccia". Il post continua, e trasuda di amore sconfinato per il paese che lo ha adottato. "Ho accettato la chiamata perché la Nazionale mi ha datto tutto in questi anni, per un amico che si è fatto male, con l'intenzione di arrivare fino in fondo". La delusione è tanta, pari al terzo disastro internazionale dell'Italia. "Mi dispiace tantissimo per l'eliminazione - conclude - mi prendo le mie responsabilità, una dura sconfitta che brucia il cuore". Non serve aggiungere molto altro. Appluasi Robocop.

Pietro Santercole

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