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Italpol, Bizzarri cresce insieme alla società . «Ranieri è un libro da studiare»

 10/01/2019 Letto 628 volte

Categoria:    Serie B
Autore:   
Società:    ITALPOL





Il salto in avanti dell’Italpol nell’universo del futsal appare evidente: il palcoscenico nazionale, la costruzione di un roster di altissimo rilievo, il titolo di campione d’inverno alla prima partecipazione in cadetteria. Anche Giacomo Bizzarri ha la sua occasione per crescere, al fianco del tecnico Fabrizio Ranieri.

BILANCIO – Chi meglio di un componente dello staff tecnico può tirare le somme su quanto fatto, finora, dalla squadra? “L’Italpol nasce con un DNA vincente, trasmesso dall’istituto che rappresenta. Ogni anno abbiamo combattuto per il titolo, anche ora da matricola teniamo a proseguire questo alto rendimento. Questa prima parte della stagione ha delineato le pretendenti al titolo: Pomezia, Active, Cagliari e noi”, inizia così l’analisi sportiva di Giacomo Bizzarri: uomo Italpol, negli anni ha fatto parte dell’organigramma in vari modi. Tecnico della U21, allenatore della prima squadra dopo l’esonero di Biolcati, ora vice al fianco di Fabrizio Ranieri; uno di quelli che ha servito e serve la causa della famiglia Gravina con tutte le forze che possiede. “Siamo soddisfatti di questo girone di andata. Buona costanza di rendimento generale, gruppo nuovo ma coeso, personalità diverse che Fabrizio è riuscito a far coesistere. Siamo però solo a metà dell'opera, ci aspettano gare estremamente impegnative”. Entra più nel dettaglio l’allenatore in seconda di Ippoliti e soci, facendo una disamina anche sulla concorrenza. “Se devo dare la mia sulle rivali, vedo un Cagliari più organizzato e tecnico, Active poco dopo e poi il Pomezia, quest’ultimo però potrebbe uscire alla lunga”.

CRESCITA – La stagione sportiva che ha portato l’Italpol alla prima, storica cadetteria coincide anche in un’occasione per Bizzarri per fare dei balzi in avanti: sì, perché lavorare al fianco di un tecnico esperto e qualificato come Ranieri rappresenta indubbiamente una possibilità. “Fabrizio è un libro da leggere, da studiare con estrema attenzione e curiosità: purtroppo, per problemi di lavoro non sto approfittando a pieno di questa opportunità professionale, anche se mi sento molto partecipe. Spero che in questo girone di ritorno io possa assorbire al massimo tutte le conoscenze del mister, sia tecniche che socio-sportive”, l’auspicio dell’allenatore in seconda: i risultati del club danno ragione alla società ed anche Giacomo è contento della scelta fatta. “Ho deciso di rimanere qui invece di fare esperienze da primo allenatore altrove: non mi sono pentito”.


Marco Panunzi



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