Due sogni che si sono avverati contemporaneamente. La promozione in Serie A con il Lido e il 'sì' della sua Priscilla, per un 19 aprile che resterà sempre impresso nella memoria di Christopher Cutrupi.

“Una stagione pazzesca, sensazioni indescrivibili”, spiega il numero 10, partendo dal successo sul campo. “È iniziato tutto lo scorso anno, quando abbiamo sfiorato il salto di categoria tramite i playoff. Ci siamo detti che avremmo dovuto fare meglio e così è stato, grazie a un girone di ritorno sontuoso”. E a un gruppo fantastico: “Sono al Lido da tre anni, questa è diventata una seconda famiglia per me. Persone vere come quelle che compongono questa società sono difficili da trovare in giro”. 15 gol in campionato e l’ennesima promozione per il talento ex Capitolina: “Adesso è arrivato il momento di giocare in A, voglio continuare a togliermi grandi soddisfazioni”. 

La più grande, però, se la toglierà il 16 giugno del 2020, fuori dal campo, quando sposerà la sua dolce metà. “L’idea del matrimonio e della proposta mi è venuta un paio di mesi fa, quando eravamo in piena lotta per la vittoria del campionato. Mi ero promesso che, se fossimo arrivati a +5 allo scontro diretto, mi sarei fatto avanti, e così è andata”, svela Cutrupi, completamente pazzo della sua Priscilla. “È la donna della mia vita: anche lei meritava di vivere un sogno venerdì scorso. Stiamo insieme da nove anni, conviviamo da due: in pratica, siamo cresciuti insieme”. La maturazione del genio ribelle è anche merito dell’amore: “Priscilla mi sostiene in quello che faccio e crede in me, le devo molto sia come giocatore che come uomo”.

La favola di Cutrupi con la maglia del Lido proseguirà anche il prossimo anno, ma prima c’è da onorare fino in fondo questo campionato: “Siamo la miglior difesa e cercheremo di chiudere anche con il miglior attacco”, conclude Christopher, avvisando il Grosseto. “Vogliamo finire in bellezza, lasciando anche spazio ai più giovani: se lo meritano sia per l’impegno mostrato nel corso dell’anno che per le loro qualità”.    


Antonio Iozzo

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