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Città  di Asti at work: cosa funziona e ciò su cui bisogna lavorare

 11/09/2019 Letto 339 volte

Categoria:    Serie A2
Autore:    Ufficio Stampa
Società:    CITTA DI ASTI





Primi test match al Palasanquirico in visto dei primi appuntamenti ufficiali, utili per testare schemi e fiato ma soprattutto per prendere confidenza con il parquet. I muscoli sono ancora un po’ legnosi, le affinità elettive sul campo devono ancora essere oliate, ma nel triangolare portato a casa dagli Orange, che ha messo in fila sia Saints Pagnano che il Città di Asti, sono diverse le cose positive che possono essere in carniere.
 
L'ANALISI la velocità in alcuni fraseggi, la cattiveria agonistica di alcuni protagonisti, l’estrema fisicità di molti giocatori e la voglia di ben figurare anche se il clima era amichevole. Pregevole la prima segnatura di Salamone con un’incursione sulla fascia e un pallone che disegna una traiettoria unica tra piede del portiere avversario e palo. Fulminante la bomba di Major su punizione. I falli frutto invece di una grintosa adesione a un pressing tutto-campo hanno invece messo in difficoltà la difesa, ma in questo periodo della stagione ci stanno. Il 50% delle reti subite è arrivata da tiri liberi segno che la difesa è stata in grado, salvo rare occasioni, di non subire troppo. Altra amichevole contro una squadra torinese mercoledì e poi un torneo a Castellamonte sabato prossimo saranno il prologo della prima vera sfida ufficiale della Coppa di divisione ma li conterà già il risultato in una sfida da dentro o fuori.
 
Ufficio stampa Città di Asti


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