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Fuorigrotta, l»â„˘impronta c»â„˘è. Oliva: «Abbiamo già  una nostra identità »Âť

 20/09/2019 Letto 321 volte

Categoria:    Serie A2
Autore:    Antonio Iozzo
Società:    NAPOLI FUTSAL





Otto gol per iniziare col sorriso la stagione. Otto gol per conquistare la qualificazione al secondo turno di Coppa Divisione. Il Futsal Fuorigrotta ha inaugurato il nuovo anno sportivo con una goleada esterna, espugnando il campo dello Junior Domitia. Adesso testa al debutto in campionato, ancora in trasferta, in casa del Buldog Lucrezia.

“I ragazzi hanno sfoderato un’ottima prestazione. Non era facile su un campo così piccolo, considerando anche la grande dinamicità dell’avversario”, Fabio Oliva si gode l’8-1 maturato al termine del primo impegno ufficiale. “Abbiamo qualità tecniche che non si discutono, ma siamo riusciti anche a mostrare grande compattezza, mettendo in pratica alcune soluzioni provate in allenamento”.

Il tecnico fa il punto della situazione, analizzando pregi e difetti della sua squada: “Dobbiamo sicuramente migliorare la tenuta mentale, cosa che in una delle due amichevoli è venuta un pochino a mancare”, osserva, mostrandosi, però, complessivamente soddisfatto del lavoro svolto. “Dal punto di vista tattico, abbiamo già una nostra identità. Ovviamente siamo solo all’inizio e possiamo crescere, ma i ragazzi mi seguono e mettono in pratica quella che fin da subito è stata la mia idea di gioco”.

Una chiara impronta. L’ex Sandro Abate sta plasmando la sua creatura, preparandola all’infernale girone B di A2: “Mi aspetto un campionato avvincente, difficile ed equilibrato. La tenuta mentale di tutto l’ambiente farà la differenza”, sottolinea Oliva, che poi si allinea ai pronostici della vigilia. “Il San Giuseppe è sicuramente la squadra più attrezzata”. Il Fuorigrotta, però, ha tutte le carte in regola per essere protagonista: “Siamo una formazione tosta ed equilibrata. Cosa chiedo al gruppo? Vorrei che imparassimo a interpretare bene le gare, senza pensare troppo all’obiettivo finale, che porterebbe solo ansia e distrazioni”.  


Antonio Iozzo



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