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Torrino, nostalgia Preto: "Mi mancano i compagni e tutto l'ambiente"

 15/04/2020 Letto 476 volte

Categoria:    Serie C1
Autore:    Ufficio Stampa
Società:    TORRINO





Era il 29 febbraio quando il Torrino usciva con un punto e tanti rimpianti dal campo dell’Atletico 2000. Mancavano quattro partite al termine della regular season, e i ragazzi di mister Corsaletti si apprestavano a terminare un’ottima stagione per una squadra molto giovane e all’esordio nella massima categoria regionale. Oltre al campo, poi, erano nel pieno delle attività i progetti sociali contro bullismo e razzismo, portati nelle scuole e nei centri sportivi municipali, voluti e promossi dalla società del Presidente Cucunato e coordinati dallo staff del Direttore Giagnoni. Ora, però, tutto è cambiato. Dal quel giorno di fine febbraio non si è più scesi in campo: la pandemia Covid-19 ha fatto passare tutto in secondo piano.

CORSALETTI - “È difficile per tutti, io non sono mai stato fermo in carriera, però dobbiamo continuare a rispettare le regole perché la salute viene prima di tutto, il resto passa in secondo e terzo piano” afferma l’allenatore del Torrino, Salvatore Corsaletti, che mette in chiaro: “Prima di riprendere qualsiasi tipo di attività, deve essere garantita la sicurezza al 100%, altrimenti è inutile: per me sarà molto complicato e non credo che accadrà. Un altro grande problema sarà quello relativo alle squadre che il prossimo anno purtroppo avranno difficoltà a iscriversi”. Infine, la vita in questo periodo di isolamento: “Sono sempre in contatto con i ragazzi, ci scriviamo e ci sentiamo, così come con la società: in questo momento c’è solo da aspettare e rispettare le regole. Personalmente, mi sto tenendo aggiornato leggendo e vedendo filmati, a tutti manca il nostro gioco”.

PRETO - “Purtroppo la situazione in cui ci troviamo è surreale, nessuno si poteva immaginare un finale di stagione del genere - afferma il capitano del Torrino, Massimo Preto, che continua - spero si possa tornare a giocare, anche a luglio, ma comprendo comunque che sarà molto difficile: si farebbe fatica a far rispettare le norme di sicurezza, per questo bisogna affidarsi alle direttive che ci verranno date e accettarle”. Poi, la mancanza del terreno di gioco e del calcio a 5: “Mi mancano i compagni e tutto l’ambiente, com’è normale che sia. L’allenamento e la partita sono momenti sacri, di sfogo e spensieratezza, che solo chi ci sta dentro può capirlo”. Infine, il ricordo dei momenti migliori della stagione fino a questo momento: “È stata una stagione emozionante, di alti e bassi, abbiamo fatto vittorie importanti con squadre attrezzate e siamo caduti nelle partite che meno ci si aspettava, ma questo è il bello di questo sport. Se devo scegliere un momento in particolare scelgo le due vittorie con l’Eur Massimo, non solo perché abbiamo battuto una rosa fortissima, ma perché quelle due vittorie ci hanno lanciato: la prima ci ha fatto sognare, la seconda ci ha rilanciato quando tutto sembrava stesse andando per il verso storto".


Ufficio Stampa Torrino C5



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