La stagione 2019/2020 sta scivolando sempre di più verso lo stop finale: in attesa di poterla archiviare definitivamente, Francesco Pignocchi ripercorre l’annata del Grande Impero, parlando anche del lockdown e del suo futuro, auspicandosi una permanenza nel club.

LUCIDA ANALISI - Un inizio di stagione stentato, che a lungo andare ha compromesso l’esito di tutto il percorso. Capire cosa non sia andato in una squadra partita per raggiungere le vette del regionale, e ritrovatasi a lottare per la salvezza per larghi tratti del campionato, è senza dubbio difficile, ma Pignocchi prova a dare la sua versione: “La stagione è stata caratterizzata da alti e bassi, quest’ultimi soprattutto all’inizio. Abbiamo oscillato tra sfortuna e presunzione: alcune volte - spiega infatti Pignocchi -, siamo stati troppo presuntuosi e abbiamo regalato punti, come per esempio successo nella sconfitta col Vallerano della seconda giornata. Al contrario, ci sono le due gare contro l’Eur Massimo in cui siamo stati molto sfortunati. È un peccato perché ci stavamo rialzando, prima di cadere di nuovo. Il campionato - prosegue -, è stato molto equilibrato: sinceramente non me lo aspettavo. Ci sono state molte squadre sullo stesso livello e tranne contro una o due si sarebbe potuto vincere tranquillamente contro chiunque. Non si potevano mai fare pronostici. Purtroppo siamo riusciti a concentrarci bene a fase alterne, e a volte la presunzione ci ha fatto cadere nella trappola”.

LONTANO DAGLI OCCHI… - …lontano dal cuore. Deve essere quello che ha pensato Francesco Pignocchi che, per sua stessa ammissione, durante il lockdown, allotantanato dal campo e dal pallone, si è sentito privato della sua passione più grande. “È stato un periodo brutto, ci hanno tolto una passione, ma penso che non ci sia motivo più giusto per fare ciò. Credo che sia doveroso chiudere così quest’annata - afferma -. È stata dura perché come giocatore ti allontani dal tuo giocattolo preferito, il pallone. Ci si allena un po’ a casa, sì, ma non è la stessa cosa. Questa per me è una passione, più che un lavoro o un divertimento. Essere privati di questa passione fa male, ma ripeto: è il motivo più valido che possa esistere”.

PROSSIMA STAGIONE - Francesco Pignocchi ancora non sa quale sarà la maglia che indosserà nella prossima stagione, ma le sue idee sono molto chiare: “Non ho ancora avuto modo di parlare con la società, ma la mia scelta rimane sempre il Grande Impero. Sono due anni che sono qui, quello sarebbe il terzo, per me ormai è come una famiglia. Lo staff e la presidenza li conosco da anni, non ho mai avuto nessun tipo di problema e mi trovo benissimo - conclude -. Parleremo e vedremo quale sarà la loro volontà: la mia è quella di restare”.

Alessandro Pau
 

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