Dopo un anno di silenzio e duro lavoro sul campo, è arrivato il momento per l’Epiro di parlare. Sarebbe troppo facile farlo da vincitori, troppo equivocabile farlo da perdenti. Prima di tutto una premessa. L’Epiro Calcio a 5 è un’associazione che nasce quattro anni fa, dall’idea di cinque/sei amici poco più che ventenni, privi di ogni conoscenza nel e del mondo del futsal e animati dalla voglia di costruire insieme una realtà che ne rispettasse i valori comuni: amicizia, lealtà e agonismo. Abbiamo incontrato il nostro grande mister, Marco Biolcati Rinaldi, per caso e fortuna. È grazie a lui che abbiamo alzato l’asticella e, pur rimanendo fedeli a noi stessi, siamo stati sempre competitivi. 

Quest’anno, al primo campionato intero di Serie C2, ci siamo resi protagonisti di una cavalcata entusiasmante. Siamo riusciti a competere con società infinitamente più strutturate a livello societario e finanziario contando solamente su forza di volontà e spirito di gruppo. I ragazzi che gestiscono l’associazione sono, infatti, gli stessi che scendono in campo, dove ci siamo dimostrati tra le squadre più corrette del campionato: parlano i comunicati e le praticamente nulle squalifiche subite, che ci garantiranno un ottimo piazzamento nella coppa disciplina. Una partita alla volta, un punto dietro l’altro, ci troviamo ora più in alto di tutti ad una sola partita dal termine della stagione. Tutto bellissimo, verrebbe da dire. Se solo non fosse che, per tutta la durata del campionato, abbiamo subito attacchi vergognosi e insinuazioni degradanti da parte dei nostri avversari, cui non possiamo non replicare per la tutela del buon nome nostro e del nostro allenatore.

L’Epiro Calcio a 5 e tutti i suoi tesserati non hanno mai: fatto pervenire ai propri avversari minacce e offese in vista di una partita; impiegato giocatori squalificati; comunicato alla Federazione date diverse da quelle effettivamente concordate con i propri avversari per anticipo o posticipo di una partita; fatto intervento in un procedimento tra altre squadre, di fronte alla Giustizia Sportiva, dichiarando circostanze non vere per il proprio tornaconto personale. Soprattutto, concordato con un’altra squadra il risultato di una partita; Chi può dire lo stesso? Pretendiamo RISPETTO e rimandiamo al mittente ogni accusa, a partire da presunti “biscotti”. Chi si riempie la bocca di certe parole sminuisce in maniera inaccettabile l’impegno e i sacrifici di un gruppo spinto solo dalla voglia di fare sport insieme.

Abbiamo costruito la nostra stagione cercando di fare del nostro meglio e spingendoci oltre i nostri limiti. Se sabato vinceremo, godremo di questo e lo ricorderemo per sempre.
Se invece perderemo, saremo capaci di rendere onore ai nostri rivali per quello che hanno fatto in campo, andando oltre le ridicole illazioni che ci hanno accompagnato per tutto l’anno e dando ulteriore prova dei valori che, soprattutto a livello dilettantistico, dovrebbero ispirare il comportamento di ogni sportivo.


ASD Epiro Calcio a 5

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