Ben oltre 100 partite (fra maschile e femminile) rinviate a data da destinarsi causa accertata positività al Covid, al netto dei recuperi iniziati nel massimo campionato maschile nostrano, che stanno proseguendo fra i cadetti. In Serie A il Real San Giuseppe deve ancora esordire, molte squadre del nazionale sono appena scese in campo. Per la prima volta a inizio novembre. Così è in tempo di emergenza sanitaria. Un'emergenza che potrebbe portare alla sospensione dei campionati. Non tutti, sia chiaro.

 

LA SERIE A maschile è compatta e vuole proseguire. Si evince chiaramente da una nota della Divisione, dopo l'incontro fra il Commissario e i presidenti dei 14 top team. "Le società, apprezzando le novità esposte dal Commissario in materia di modifiche organizzative e servizi alle società, hanno evidenziato la volontà di continuare a disputare le gare di campionato - si legge nella nota - sono stati inoltre affrontati altri temi all’ordine del giorno: vari ed eventuali costi da sostenere per i club, mutualità per i progetti sui giovani calciatori e il sempre centrale tema della prevenzione da Covid-19".

 

C'E' CHI DICE NO di contro, non ce la fa e chiede una sospensione, non un annullamento, dei campionati. Serie A2 e B, soprattutto. In tal senso è stata inviata alla Divisione C5 - lo scorso lunedì 9 novembre - una richiesta da parte di 11 società (9 pugliesi su 14), più una lucana ed una calabrese: Con tanto di firme e timbri da parte di ogni singola società: Atletico Cassano, Futsal Capurso, Virtus Rutigliano, Aquile Molfetta, Barletta, Bitonto Futsal Club, Canosa, Diaz Bisceglie, Sammichele, Città di Potenza e Mirto. Un'iniziativa che potrebbe avere altri seguiti (per esempio dalla B, o dalla Serie A2 Femminile) e aprire un nuovo scenario, una forte sensazione, ossia quella di vedere in campo soltanto la Serie A maschile e femminile, al netto dei recuperi. Nei prossimi giorni, comunque, se ne saprà di più.

 

Redazione C5Live