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Roma 3Z, settore giovanile al centro. Bonanni: “La competenza dei tecnici fa la differenza”

 13/11/2023 Letto 560 volte

Categoria:    Giovanili
Autore:    Alessandro Pau
Società:    HISTORY ROMA 3Z





A volte può sembrare ridondante, ma certamente l’History Roma 3Z ha legato il suo nome a caratteristiche come competenza, affidabilità e serietà. In questi decenni passati sui campi, la società ha sviluppato una conoscenza così avanzata della disciplina e dei modi di lavorare che le consentono, ogni anno, di formare tantissimi talenti di ogni età. Il responsabile del settore giovanile gialloblù, Alessio Bonanni, fa un punto proprio su come sta evolvendo in questa annata tutto il mondo giovanile dell’History Roma 3Z.

BONANNI - “In questa prima parte di stagione ci riteniamo più che soddisfatti per il lavoro che stiamo svolgendo. Siamo partiti con un importante lavoro di crescita che prevedeva step in ogni categoria. Per ora tutto ciò ci sta dando belle soddisfazioni. I ragazzi stanno lavorando bene, a partire dall’U19, che ci darà soddisfazioni anche con i risultati, fino all’U17 e ai due gruppi dell’U15, i quali lavorano molto bene parallelamente, anche grazie all’ingresso di nuovo tecnico come Marco Ninni che mi sta sorprendendo. Sono molto contento del lavoro che sta svolgendo, così come quello di tutti gli altri tecnici, da Vona a Di Paolo”.

“Noi, come società, siamo molto esigenti, non tanto per i risultati, ma per la crescita dei ragazzi. Siamo molto attenti a certe dinamiche e, sicuramente, per ora siamo soddisfatti e al contempo consapevoli che si può sempre migliorare e fare di più. Sono contento del lavoro che stiamo impostando con la scuola calcio, con le responsabili Flora e Roberta. Dal punto di vista tecnico stiamo sviluppando un lavoro che negli anni ci darà grandi soddisfazioni”.

“Io sono molto esigente con i tecnici, con i quali ho rapporto quotidiano: ci sentiamo più volte ogni giorno, ci confrontiamo sul lavoro e sulle dinamiche da mettere in pratica. Anche se i risultati ci interessano parzialmente, pretendiamo che venga svolto un tipo di lavoro: alla luce di questa esigenza ci riteniamo comunque soddisfatti. Preferiamo avere tecnici molto competenti, che si dedichino alla squadra: devo fare un plauso ai miei mister perché non lavorano solo nelle due canoniche ore di campo, ma anche fuori. Preparano gli allenamenti, fanno riunioni, studiano, svolgono sedute video: insomma, lavorano molto di più. Negli ultimi anni abbiamo questa tendenza di prendere allenatori bravi che sappiano lavorare sui ragazzi e non prendere ragazzi già pronti. Con dei tecnici validi, che hanno competenza e passione, vengono fuori i frutti”.


Alessandro Pau



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