skin adv

La «cantera»Âť continua a sfornare talenti: sabato scorso il debutto di Apicella e Biasini in C2

 29/09/2014 Letto 710 volte

Categoria:    Giovanili
Autore:    Antonio Iozzo
Società:    HISTORY ROMA 3Z





I campioni è meglio costruirseli in casa. A parole lo dicono in tanti, a farlo, però, sono in pochi. Il 3Z è una di quelle società che ha sempre puntato tantissimo sul settore giovanile, come dimostrano i risultati dello scorso anno, quando tutte le formazioni dall’Under ai Giovanissimi, riuscirono a centrare i playoff.


ESORDIO IN C2 – Un’ulteriore conferma di quanto detto è arrivata sabato, con l’esordio in C2 di Mirco Apicella (Under 21) e Tiziano Biasini (Juniores) nella gara vinta 7-1 contro il Santa Gemma: “Il successo è stato netto, il risultato parla chiaro, ma la cosa più significativa è stata il debutto di due ragazzi cresciuti nel nostro vivaio in una categoria così importante – afferma Marco Biasini –. La “cantera” del 3Z è abituata a sfornare giocatori di qualità, come successo in passato con Zaccardi, Luciani, Catracchia e Colabuono, tutti ragazzi cresciuti nel nostro settore giovanile e poi diventati cardini importanti della prima squadra. Quanto accaduto a Mirco e Tiziano non è altro che la conseguenza di un lavoro ben preciso, che mira a far crescere i campioni in casa, invece di comprarli da altre società”.

DA ALLIEVI A COMPAGNI – Per Apicella e Biasini anche l’emozione di giocare al fianco di Simone Zaccardi, un tempo loro allenatore: “Per Simone è stata una soddisfazione enorme, ma direi che lo è stata per tutta la società – racconta il direttore sportivo –. Ci teniamo molto a far crescere i ragazzi e non intendo solo dal punto di vista sportivo. Cerchiamo di dare ai giovani anche insegnamenti di vita, per farli migliorare non solo come atleti, ma anche come uomini. Mirco e Tiziano sono gli ultimi della serie, ma siamo certi che ce ne saranno molti altri”.

MODELLO BARCELLONA – Bisognerebbe puntare sempre sui giovani, ma, visto il delicato momento economico, farlo adesso ha ancora più senso: “Il calcio a 5 sta soffrendo molto dal punto di vista economico e ovviamente paga anche la minore visibilità mediatica rispetto al calcio a 11. In una situazione del genere – spiega il diesse – crearsi i giocatori in casa diventa fondamentale. La cantera del Barcellona non può che essere il nostro modello. Non devono necessariamente uscire fuori dei campioni, ma quantomeno dei ragazzi in grado di darci un contributo importante nelle categorie in cui siamo impegnati. Dal punto di vista economico, vuol dire risparmiare sulla campagna acquisti. Considerando anche l’ambizione di arrivare tra le prime cinque del girone, per provare a conquistare la C1, direi che l’apporto dei nostri giovani può essere determinante per centrare il nostro obiettivo”.


Antonio Iozzo



COPIA SNIPPET DI CODICE











-->