Roberto Pisaturo aveva chiesto un pivot per permettere il salto di qualità al suo Colli Albani e il presidente Domenico De Cicco lo ha accontentato con l’arrivo del Andrea Penna. Dopo aver trascinato a suon di reti il Cosmos verso la promozione nella stagione passata, bomber Penna si rilancia in questa nuova avventura con l’obiettivo di riportare in Serie C2 la compagine di Roma Sud.


PENNA - “La mia è una scelta legata a impedimenti lavorativi che non mi hanno permesso di giocare il sabato e di rimanere al Cosmos dove lo scorso anno ho vinto il campionato. Ho voluto cercare una squadra che mi permettesse di continuare a coltivare ancora questa mia passione per il calcio a 5. Sono stato contattato dal presidente del Colli Albani, che mi ha fatto un’ottima impressione; conoscevo già alcuni ragazzi della loro rosa e così ho deciso di intraprendere questa nuova avventura. Il tecnico Pisaturo mi è sembrato molto preparato. I ragazzi hanno grande fiducia in lui e le sensazioni in questi primi giorni sono state decisamente positive”. Il Colli Albani è stata una delle società di serie D a iniziare la preparazione nella prima settimana di settembre. Andrea Penna sfrutterà questo periodo per conoscere il gruppo e raggiungere la condizione giusta in vista dell’inizio del campionato, previsto per metà ottobre: “Ho iniziato a lavorare con la squadra da una settimana. In precedenza mi stavo allenando da solo, ma sono dovuto rimanere fermo per una decina di giorni per un infortunio. Adesso ho ripreso e mi sento bene. La condizione fisica non è ottimale, ma sarò pronto per l’inizio del campionato. Al Colli Albani ho trovato una squadra abbastanza preparata a livello fisico. L’obiettivo della società è risalire subito in C2 e questo per me rappresenta una motivazione importante”.

IL CAMPIONATO - Infine una considerazione sulla Serie D, una categoria che negli ultimi anni si è alzata di qualità e che Penna ha conosciuto bene grazie alle esperienze vincenti con Virtus Divino Amore e Cosmos: “E' sicuramente cresciuta di livello perché molti giocatori sono stati costretti a scendere di categoria per motivi personali o perché le società di B e C non davano adeguate garanzie. In questo campionato si punta molto sui giovani, che poi purtroppo finiscono per non essere considerati appena si sale di categoria. La cresciuta della D inoltre è dovuta anche alla presenza di tanti allenatori, anche loro scesi di categoria, che stanno dando un contributo importante”.

Elia Modugno

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