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Rubrica | L'Analisi tattica della Salvatore: "Il mio modulo? Palla-campo-porta-fantasia, la mia difesa è l'attacco"

 26/11/2014 Letto 1270 volte

Categoria:    Femminile
Autore:   
Società:    GTM MONTESILVANO





Dopo tanti uomini, “Analisi tattica” ha il piacere e l'onore di ospitare per la prima volta una donna. Francesca Salvatore, da anni è al comando di uno dei gruppi più solidi dell'intero panorama femminile, è una delle poche allenatrici nel mondo del calcio a 5; in passato ha vinto due scudetti: uno player-manager con il Città di Pescara e un altro sulla panchina del Città di Montesilvano, la sua attuale squadra.

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Prima delle domande, cosa ne pensi dell'”Analisi tattica" di Massimo Monopoli?
Ciao a tutti e intanto grazie chi mi ha nominato per avermi coinvolta in questo confronto di idee. Quella di mister Monopoli, per il semplice fatto che si chiama “Analisi tattica”, va letta e condivisa. A me piace tanto ascoltare, leggere e cogliere ciò che può tornare utile al mio bagaglio culturale. Pertanto ho prestato molta attenzione alla sua analisi e farò la stessa cosa con coloro che mi succederanno.

Cos'è la tattica nel futsal?
Non sono una dal linguaggio tecnico, per cui cercherò di essere concreta. È ciò che fa la differenza quando hai un collettivo tecnicamente e mentalmente pronto a recepirlo. tattica non è solo sapere, tattica è saper coinvolgere chi ti sta di fronte, tattica è rendere funzionale un'intuizione, un'idea. Nel futsal, come negli altri sport, la tattica è il momento in cui si ragiona.

Quanto conta?
Tantissimo, fino al punto di determinare il risultato finale. Ciò accade però ad una condizione: che chi la mette in pratica creda realmente nella sua funzionalità e nella sua applicazione.

Come è cambiata dalla nascita del futsal ad oggi?
Non so se è cambiata la tattica nel futsal di oggi, ma di certo il futsal è cambiato grazie alla tattica.

Domanda extra per il femminile: quali differenze tattiche ci sono con il maschile?
Non credo ce ne siano particolari, c'è solo un problema: nel femminile ci si è accorti da poco dell'importanza della tattica. Siamo in una fase di sviluppo, tutto l'ambiente dalle giocatrici e noi addetti ai lavori dobbiamo puntare alla conoscenza e all'approfondimento della materia.

Quanto contano i moduli?
Tanto, perché è il principio su cui costruisco la mia squadra in estate e sviluppo la mia idea di futsal.

Qual è il tuo modulo preferito e perché?
Il mio preferito? Palla-campo-porta-fantasia, in questo modello si esaltano le qualità e si mettono in luce tanti difetti del singolo e del collettivo. Lavorare su questo modulo è molto stimolante e agevola l'autostima.

Ti capita di cambiare modulo nel corso della partita?
Nel mio modulo il cambiamento è pane quotidiano, figuriamoci in partita...

Quanto è importante studiare la tattica avversaria?
Per il momento lo studio che faccio della tattica avversaria è abbastanza macroscopico, pur ritenendolo molto importante. Ma quando hai poco tempo devi darti delle priorità e allora più che all'avversario penso a perfezionare la mia tattica. Una squadra intelligente e preparata riesce sempre a prendere le misure all'avversario anche quando il mister è un po' sbadato! Cerco di preparare le mie ad ogni condizione tattica, lascio loro riconoscere come affrontarla e - se serve aiuto - io suggerisco. Questo tiene sempre alta la concentrazione, insegna loro a pensare.

Hai mai vinto una partita con una intuizione tattica?
No, per ora no, perché ho ancora tanto da lavorare ed imparare, ma credo che un'intuizione duri troppo poco e può essere scambiata con una casualità. Mi piace pensare di avere giuste intuizioni in allenamento, in quel momento ho possibilità di lavorare e cercare soluzioni efficaci e funzionali, in modo che l'intuizione tattica non rimanga un evento straordinario, ma sia l'inizio di un'idea importante.
 
Quanto sono importanti le palle inattive?
Palle inattive? Mi dà noia provarle, ma sono cose che nel futsal fanno la differenza. Cerco sempre di inventare, le mie ragazze dicono sempre: "Ecco, oggi facciamo le prove!". Appena ho un'idea prendo appunti, ma mettere in pratica movimenti giusti è difficile. Con le donne la cosa più complicata è far comprendere loro i giusti tempi di movimento.

Difesa a uomo o a zona? E perché?
Per 10 anni ho giocato a zona, attendevo e ripartivo. Oggi, dopo gli insegnamenti del c.t. Menichelli e tanti confronti con i miei colleghi, sto lavorando con la difesa individuale, con l'idea di non voler concedere all'avversario neanche un centimetro. Zona o individuale, resta il fatto che la miglior difesa rimane l'attacco.

Fai uso della match analysis?
Per ora no, anche se quello potrebbe essere un modo per arrivare a tante soluzioni. L'utilizzo vorrebbe dire studiare i particolari, per ora i nostri errori sono abbastanza evidenti e non hanno ancora bisogno di una lente di ingrandimento.

Quante ore dedichi alla tattica durante gli allenamenti settimanali?
Non ho tempi di allenamento per la tattica: ogni suggerimento, ogni confronto, ogni parola spesa tra una pausa e l'altra serve ad allenare la tattica. Pensare, confrontarsi, ascoltare, discutere, condividere... questo per me significa rendere concreta ed applicabile una tattica.

Quanto conta il quintetto iniziale nell'arco della partita?
La scelta è generata per me da una serie di fattori, che sono: settimana di allenamento, riscaldamento pre-gara, senso di responsabilità del singolo, umore del collettivo e aspetto caratteriale dei giocatori. Considero molto questi aspetti e poi, in ultimo chiedo, consiglio al mio istinto, alle mie sensazioni. Posso partire da un'idea e cambiare il quintetto dopo il riconoscimento, quando ho guardato tutte e dodici negli occhi. Metter dentro il quintetto giusto è un buon segnale anche per il mister, vuol dire che anche lui è ben concentrato.

Puoi nominare il prossimo allenatore che si sottoporrà alle domande di “Analisi tattica”?
Non ho dubbi! Affido questa bella rubrica e le sue domande a Mario Mura dell'Asso Arredamenti. Per me è un numero uno! Oltre a stimarlo come allenatore, lo ritengo una persona umanamente speciale. A lui ruberei la pacatezza con cui riesce ad essere sempre opportuno.


Francesco Puma



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