skin adv

Rubrica | L'Analisi tattica di Ranieri: "Non sono un integralista, adoro la zona ma difendo a uomo"

 18/12/2014 Letto 1500 volte

Categoria:    Serie B
Autore:   
Società:    OLIMPUS ROMA





Fabrizio Ranieri, nominato da David Calabria, è sinonimo di garanzia. Sono due anni che la sua squadra viene data da tutti come favorita, e lui risponde sul campo senza battere ciglio. Prima con l'Ardenza Ciampino (col quale ha conquistato la promozione in B), ora con l'Olimpus Olgiata. Nella sua carriera, anche una parentesi in Serie A con il Rieti, che in passato aveva allenato in C1, e tre stagioni all'Albano, con il quale ha raggiunto i playoff.

Clicca QUI per la puntata precedente.
 

Prima delle domande, cosa ne pensi dell'"Analisi tattica" di David Calabria?
Rappresenta in maniera perfetta le idee e lo spirito con cui David si è ritagliato uno spazio di assoluto rilievo in questa disciplina. Per quanto riguarda i concetti espressi credo ci sia poco da eccepire, ogni allenatore ha le proprie idee ed i propri principi che vanno rispettati a prescindere dai pareri personali, comunque David mi trova d’accordo su molte cose e in particolare sul modo di porsi che è sempre garbato ed autorevole. Con l’occasione lo ringrazio per questa nomination.

Cos'è la tattica nel futsal?
Un insieme di strategie e di accorgimenti collettivi mirati a migliorare la collaborazione tra i giocatori e, conseguentemente, il rendimento dei singoli e della squadra. Attraverso la tattica si cerca di ottenere dei vantaggi sull’avversario in entrambi le fasi di gioco.

Quanto conta?
Incide il giusto come tante altre componenti di questo sport, gran parte delle soluzioni tattiche sono di uso comune, credo che la più giusta sia quella che riesce a creare la più ampia possibilità di scelte e di aiuti, ma sono sempre le letture di situazioni di gioco e le scelte fatte dai giocatori a fare la differenza.

Come è cambiata dalla nascita del futsal ad oggi?
È cambiato il futsal, sono cambiate le regole, i campi, il pallone, parliamo di uno sport completamente differente e naturalmente anche la tattica ha subito la medesima trasformazione. Soprattutto la fisicità e la dinamicità del gioco attuale rendono enorme la differenza.

Quanto contano i moduli?
Contano come le altre componenti, è la somma delle cose che fa la differenza. La squadra deve avere una filosofia di gioco e di gruppo, non un modulo.

Qual è il tuo modulo preferito e perché?
Non sono un integralista, preferisco ricevere informazioni dalla squadra e scegliere in funzione delle capacità dei singoli e del gruppo. È fondamentale un rapporto basato sulla fiducia reciproca tra allenatore e squadra che permetta a tutti di assolvere il proprio compito nella maniera più serena possibile. Le scelte tecnico/tattiche spettano a me, ma preferisco che il giocatore le condivida perché convinto della loro efficacia piuttosto che le subisca e le applichi in maniera poco determinata. Comunque, a gusto personale preferisco una squadra che faccia del palleggio e del possesso la sua arma principale, ma non scelgo mai un modulo senza tenere in considerazione le caratteristiche dei miei giocatori. Avere o non avere Rogerio cambia le prospettive...

Ti capita di cambiare modulo nel corso della partita?
Nella fase difensiva posso farlo in situazioni speciali o di particolari difficoltà, nella fase offensiva cambio utilizzando giocatori con caratteristiche tecniche differenti e cerco di modellare il quartetto aggredendo le eventuali difficoltà avversarie.

Quanto è importante studiare la tattica avversaria?
Come principio non snaturo mai la mia squadra, ma proprio facendo riferimento a quanto detto prima, conoscere la squadra avversaria è assolutamente molto importante per preparare al meglio la gara.

Hai mai vinto una partita con una intuizione tattica?
Il nostro è uno sport tatticamente evoluto, non esistono intuizioni fulminanti. Credo che un allenatore debba intuire tutto quello che succede in una gara dal primo all’ultimo minuto, con una sola intuizione non si vince mai, si vince con una serie di intuizioni giuste. Se parliamo di una giocata secca mi è capitato sicuramente di vincerci qualche gara, ma altrettanto sicuramente anche di perdercela.

Quanto sono importanti le palle inattive?
A difese schierate si segna in percentuali bassissime, quindi le palle inattive sono fondamentali e vanno gestite in tutti i casi come delle vere e proprie occasioni da gol.

Difesa a uomo o a zona? E perché?
Adoro la zona, ma difendo a uomo e senza cambi (tranne qualche eccezione) per una serie di motivi e anche perché responsabilizza di più i giocatori nei confronti del gruppo. La velocità con cui viene trasmessa la palla non consentirebbe, difendendo a zona, di coprire tutte le linee se non a ridosso della propria porta, diciamo che non mi piace prendere 40 minuti di pallonate.

Fai uso della match analysis?
Assolutamente sì, utilizzo tutto ciò che può aiutare me e la squadra a migliorare con continuità. Non la considero il Vangelo, ma per molte cose è sicuramente di supporto.

Quante ore dedichi alla tattica durante gli allenamenti settimanali?
Sono coadiuvato da un preparatore che mi aiuta molto in questo, il prof. Radice - concordando il tutto - abbina costantemente parte atletica e tattica, quindi pur cercando di non stressare i ragazzi con continui martellamenti tattici e mantenendo una forte componente ludica in quasi tutte le esercitazioni riusciamo a raggiungere un buon 75% di allenamento a base tattica.

Quanto conta il quintetto iniziale nell'arco della partita?
Credo che abbia una grande importanza soprattutto a livello psicologico, molti giocatori perdono il sorriso se non hanno il fratino nel riscaldamento del martedì, figuriamoci se non partono nel quintetto. Comunque scelgo il quintetto con le caratteristiche più appropriate all’indirizzo che, almeno inizialmente, voglio dare alla gara e poi mi occupo dei sette musi che siedono dietro di me. Sono assolutamente tutti importanti alla stessa maniera e ognuno di loro può incidere in maniera definitiva sulla gara.

Puoi nominare il prossimo allenatore che si sottoporrà alle domande di “Analisi tattica”?
Certo, nomino Mauro Micheli della Carlisport Cogianco.


Francesco Puma



COPIA SNIPPET DI CODICE











-->