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Gabriel La Rocca, dal sogno A2 al matrimonio con Simona: scopriamo il portiere venezuelano

 27/05/2015 Letto 2337 volte

Categoria:    Serie B
Autore:   
Società:    CISTERNINO





Gabriel La Rocca, portiere del Cisternino e nazionale venezuelano, racconta la doppia sfida della finale playoff con la Maran Nursia. Nelle parole del giocatore - seguito da Vincenzo Portelli della Proneo Sports -, anche la storia d'amore con Simona, conosciuta ai tempi di Belvedere e sua promessa sposa. 

Gabriel, che gara è stata quella con la Maran Nursia?
Una bella partita per entrambe le squadre, con tante occasioni da una parte all'altra. Il mister Castellana l'aveva preparata molto sul piano tattico, visto che si era visto i video della gara di due settimane fa del triangolare del Nursia. La Maran è una bella squadra, completa in ogni reparto. Noi siamo quello che siamo: una squadra che da inizio anno si è caratterizzata per mettere in campo cuore e grinta. Questa è la nostra forza, siamo uniti come gruppo e non molliamo mai. Siamo una famiglia che si aiuta sempre. Per quanto sia grande o difficile l'avversario o l'ostacolo che abbiamo di fronte, riusciamo sempre a trovare una via d'uscita.

Ci credete a questo salto in Serie A2?
Certo che ci crediamo, lo facciamo dall'inizio, da quando c'è stato da affrontare questi playoff. Abbiamo scelto di affrontare ogni partita come se fosse una finale, con molta professionalità e impegno. Fino ad ora è stata così. All'andata abbiamo perso 1-0, ma è un risultato molto bugiardo, ma al ritorno dobbiamo scendere campo con una mentalità vincente. Penso sarà un'altra partita bellissima.

Quest'anno avete vinto al Coppa Italia di B. In campionato, invece, sappiamo tutti cosa è successo. Due emozioni molto diverse, che anno è stato?
Sì, è vero, due emozioni molto diverse. Ognuno di noi, dentro di sé, si sente vincitore del girone dopo tutto quello che abbiamo fatto in campionato. Abbiamo perso in una maniera assurda, ma nonostante la voglia di giocare la Coppa Italia, subito dopo quanto accaduto, fosse poca, l'abbiamo affrontata con quella grinta e quel cuore di cui sopra. Ci abbiamo messo la faccia, un'altra volta, per noi stessi, per un intero paese e per una tifoseria che si merita tantissimo. Per la squadra, per la nostra famiglia. Alla fine abbiamo trovato tanti motivi per andare avanti, ma uno in particolare ci spingeva più degli altri: la rabbia di aver perso un campionato in quella maniera. Ci ha spinto a vincere una Coppa Italia in maniera pazzesca, quando nessuno ci dava per favoriti.

Sei il portiere della Nazionale Venezuelana, com'è il futsal nel tuo paese?
In Venezuela il futsal, negli ultimi anni, è cresciuto tantissimo. Ci sono tanti giovani di talento e miei compagni di nazionale come Mike Guerra, Cheo Falcon, Kevin Renjifo hanno giocato qui in Italia. Ci sono due campionati che si disputano tutto l'anno: la Liga Nacionale e la Liga Superior, che dura cinque mesi ed è anche quello più competitivo, nel quale vengono a giocare giocatori dall'estero. Anche come Nazionale siamo cresciuti tantissimo. Ricordo le passate qualificazioni al Mondiale: siamo rimasti fuori solo per la differenza reti. Abbiamo battuto anche la Colombia che poi è arrivata quarta... Non siamo troppo lontani dal partecipare al Mondiale, lavoriamo per questo. A fine Settembre si gioca la Coppa America in Brasile, sperando di fare una bella prestazione in questo torneo che serve per preparare le qualificazioni al Mondiale stesso.

Lo scorso anno in Italia hai conosciuto la tua futura moglie, Simona. Il futsal, quindi, ti ha dato tanto anche sul piano dell'amore? Come vi siete conosciuti? Come è nata la vostra storia?
Sì, il futsal è la mia vita, la mia passione, il mio lavoro, è tutto. Sono partito molto giovane da casa e  con la voglia di fare di questo sport la mia vita. Non posso rimproverarmi proprio nulla. La storia d'amore con Simona è stata davvero bella, è arrivata nel miglior momento, visto che il pensiero di sposarmi, di fare un passo in più, era già presente in me da tanto tempo. Ci siamo conosciuti in Calabria a Belvedere Marittimo, di dov'è lei, quando giocavo lì con l'Atletico. È stata una bellissima storia sin dall'inizio, fino ad arrivare ad oggi: è stata tutta opera di Dio. Lui mi ha messo nel mio cammino questo meraviglioso angelo che è sempre con me in tutti i momenti, di felicità, difficoltà, gioia e tristezza. Non vedo l'ora arrivi il 4 luglio per sposarla.

Con Vincenzo Portelli della Proneo Sports, come ti trovi?
Vincenzo l'ho conosciuto quando ho firmato con la Proneo Sports. Non ho mai avuto problemi con nessuna squadra, sono tranquillo e mi fido ad occhi chiusi del loro lavoro. Con Vincenzo non c'è solo un rapporto professionale, ma anche una grandissima amicizia: con lui mi sono sempre trovato d'accordo su tutto. È una grande persona, che fa il suo lavoro con grande professionalità e sempre vuole il meglio per i suoi giocatori. Essere seguito da Vincenzo è stata la miglior scelta che potessi fare.

Chiudiamo con un paio di domande a Simona, la futura moglie di Gabriel. Come vi siete conosciuti?
La prima volta che l'ho visto è stato ad una partita di calcio a 11 del Belvedere... Lui era in tribuna, oltretutto era arrivato dieci minuti prima che finisse la partita. L'ho visto ed ho pensato che avrei voluto conoscerlo: è sato amore a prima vista, solo che non sapevo niente di lui. Non sapevo chi fosse e come si chiamasse: a vederlo si notava solo che era uno sportivo e che era straniero. Allora ho fatto qualche indagine, per un mese ho cercato tramite un social network le pagine sportive di Belvedere. Dopo circa trenta giorni mi appare un articolo di calcio a 5 con la sua foto, finalmente l'avevo trovato: Gabriel La Rocca. Sono entrata in contatto con lui e da subito abbiamo iniziato a parlare, a conoscerci, ad uscire fino ad essere innamorati. Insieme siamo stati bene già dall'inizio della nostra storia, infatti abbiamo deciso di sposarci subito visto anche il suo lavoro ed il rischio di poterci separare fisicamente a causa proprio del lavoro stesso.

Com'è essere fidanzati con un giocatore di futsal? Cosa ti ha colpito di lui?
Di Gabriel mi ha colpito la tranquillità. Era un periodo non molto felice per me quando ci siamo conosciuti e lui è arrivato mettendo a posto tutti i pezzi. Mi ha trasmesso anche fiducia, cosa non facile oggigiorno. È stato un gentleman, un vero uomo: umile, generoso e buono come pochi. Mi reputo fortunata a sposare un uomo come lui. Essere fidanzati con un giocatore di Futsal non è molto facile: prima di tutto bisogna essere appassionati di calcio, non c'è un giorno che lui non pensi al Futsal, per lui è un'altra fidanzata, un altro grande amore; poi esiste il problema degli spostamenti: bisogna essere flessibili e disposti a cambiare città ogni qual volta la situazione lo richieda. Meno male che adoro viaggiare. Poi non esiste un fine settimana libero, perché lui ogni sabato gioca e c'è anche la preoccupazione di quando si lancia senza pensare alle conseguenze. Infatti, molte partite le affronto con l'ansia che possa farsi male. Ma siamo molto credenti e crediamo che Dio lo protegga! Questi sembrano gli aspetti negativi, ma sono imparagonabili alla gioia di vederlo giocare. La sua passione e la sua felicità sono anche le mie. Vederlo realizzato mi rende orgogliosa di lui. Per questo lo assecondo, lo seguo e faccio il tifo per lui. Per lui il Futsal è vita e vederlo vivo mi dà forza! Sono davvero orgogliosa di lui! Se Dio vuole ci sposiamo il 4 luglio 2015... Al tramonto e di fronte al mare.

VINCENZO PORTELLI - “Gabriel è una persona stupenda, un ragazzo sereno, tranquillo, serio e dedito al lavoro. È quel tipo di giocatore che una persona vorrebbe sempre rappresentare, si rapporta sempre e ascolta i consigli. Come giocatore è un portiere sensazionale. Lo vidi la prima volta quando era al Fasano, nella gara di ritorno con l'Acireale. Ne sono rimasto meravigliato. In quella squadra giocava un mio amico, Marcelo Mittelman: lui mi ha fatto conoscere Gabriel e ho avuto l'opportunità di rappresentarlo. È un portiere moderno, forte tra i pali, agile e che gioca molto bene con i piedi. Nella sua carriera vanta già due promozioni, ha giocato in A2 e B, ma può valere anche categorie superiori. A Cisternino ha trovato il suo ambiente ideale, una squadra-famiglia che lo apprezza, un tecnico vincente e capace, che lo stima e gli permette di rendere al meglio. Col Cisternino potrà disputare ancora campionati importanti, speriamo anche in Serie A2. Ha dimostrato ampiamente di saper reggere la pressione ed è uno che garantisce 12-13 punti in più a campionato. Chiudo parlando di Simona: è la compagna perfetta per Gabriel. Gli sta accanto dandogli quella tranquillità che gli permette di rendere al massimo nel suo lavoro, facendogli anche da segretaria.


Clicca QUI per il video di Gabriel La Rocca


Redazione



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