Lo scioglimento del Prato Rinaldo manda gambe all'aria un progetto che stava cominciando a prendere forma. La società, che sarebbe arrivata al decimo anno di vita, ha deciso di non iscrivere nessuna squadra nella prossima stagione. Via la Serie B, via il settore giovanile, tutti i giocatori e i tecnici ufficialmente sul mercato. A spasso, ovviamente, anche Manuel Baldelli.

IL PRATO - “È successo tutto inaspettatamente – commenta proprio l'ex tecnico gialloblù -. Stavamo pianificando la prossima stagione e ciò che è accaduto ha arrecato un danno ad ognuno di noi. Già tre mesi fa avevo dato la mia parola alla società e ero stato confermato ufficialmente. Per questo motivo non avevo neanche preso in considerazione altri possibili contatti che, non nego, c'erano stati. Quando do la mia parola è una e una soltanto. Stavamo progettando una bella stagione, i senior più importanti erano stati confermati, con tanti giovani di grande prospettiva e qualche altro tassello, potevamo fare un'altra bella Serie B. Purtroppo il tutto si è fermato alle parole, ma senza i fatti non si va da nessuna parte. Ora siamo tutti in difficoltà, perché per tanti, oltre che una grande passione, questo è un lavoro”. 

LA PANCHINA - In primis per Baldelli, ora senza squadra e alla ricerca di una panchina. “Avrei proseguito col Prato Rinaldo e dispiace sia finita così. So quanto persone come Michele Pandalone e Daniele Di Stefano tenessero a tutto questo. Sarebbe stato il decimo anno di attività e il progetto prevedeva novità importanti, ma non è andata come speravamo. Questo è un brutto segnale per tutto il movimento, una perdita per il calcio a 5 laziale e italiano. Ci ritroviamo tutti sul mercato e così come i giocatori, spero in una chiamata. Certo, per un giocatore trovare squadra è più semplice, per un tecnico meno, perché ad oggi tante panchine sono già occupate”. Baldelli, che al primo anno da allenatore, ha impressionato per costanza di rendimento sulla panchina del Prato Rinaldo, non si fa problemi di categoria: “Che sia regionale o nazionale non fa differenza. Basta che mi venga esposto un progetto serio e che si creda in quello che si fa. Non mi piace fare le cose tanto per farle. Spero di trovare presto una panchina e perché no, portare qualche giocatore del Prato Rinaldo con me”.

Redazione

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