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L'Odissea fa un passo indietro: ripartirà  dalla B per i troppi costi da sostenere

 02/07/2015 Letto 499 volte

Categoria:    Serie A2
Autore:    Ufficio Stampa
Società:    ODISSEA 2000





L’Odissea 2000 Rossano fa un passo indietro. La società di calcio a 5 ripartirà dalla serie B, utilizzando il titolo della Libertas Scanzano, scendendo quindi di una categoria. La decisione, come spiegato attraverso una nota, è stata dettata dagli «elevati costi che implica un campionato di serie A2. Una spesa non più sostenibile in questo particolare momento di crisi economica che attraversa il Paese e, soprattutto, il sud». «La scelta di iscrivere la squadra – si legge ancora nel comunicato – , seppur in una serie inferiore, palesa la volontà del sodalizio bizantino di continuare a fare futsal e gettare le basi per il futuro, portando avanti il progetto che prevede la crescita e la valorizzazione dei giovani talenti del comprensorio». Ad affiancare Marino, Aloe, Lapietra e Speranza in questo nuovo percorso ci sarà Pasquale Labonia che, dopo un anno e mezzo, torna (nella doppia veste di dirigente e calcettista) nella società che egli stesso ha contribuito a far nascere e portare dalla serie D alla serie A2.
 

SI RIPARTE DALLA B - La dirigenza rossanese è già al lavoro per approntare il roster da affidare al riconfermato player manager Irineu Zanatta, detto Sapinho (nella foto). Tante le conferme anche tra i calcettisti: resteranno in gialloblù Rafinha, Russo, Arcidiacone, Scervino e Calabretta.  Nei prossimi giorni sarà completata la rosa nella quale saranno impiegati stabilmente almeno quattro giocatori dell’under 21. Spostandoci di qualche chilometro, precisamente a Corigliano, c’è da registrare un cambiamento di nome nel club ausonico che è pronto ad affrontare, per il secondo anno consecutivo, il campionato di serie A di calcio a 5. Dopo otto stagioni, infatti, il Fabrizio calcio 5 2007 cambia nome e si trasforma in Corigliano Futsal. «E’ un giorno storico per la società – fanno sapere i vertici del team coriglianese -, che ha voluto a tutti i costi dare alla squadra, il nome della propria città. Un bel gesto, sofferto, ma ricco di grande significato».


Pasqualino Bruno
www.paese24.it



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