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Da sogno a ufficialità : Vinicius Bacaro è un giocatore della Mirafin

 18/07/2015 Letto 3753 volte

Categoria:    Serie C1
Autore:    Vincenzo D Avino
Società:    FACILITY CENTER ROMA





Il botto dell’estate è scoppiato sabato 18 Luglio presso il Centro Sportivo Nuova Florida, quartier generale del Settore Giovanile della Mirafin. E’ li che Raffaele Mirra presidente della Mirafin ha comunicato ufficialmente che l’italo-brasiliano Vinicius Bacaro - Campione d’Europa nel 2003 ed autore del gol decisivo in finale con l’Ucraina - è ufficialmente un giocatore della Mirafin.

L'UFFICIALITA' - E’ un Bacaro tranquillo e consapevole della scelta fatta quello che si è consegnato ai nostri microfoni per la prima volta da giocatore della Mirafin: "Si, è ufficiale sono un nuovo giocatore della Mirafin, abbiamo trovato l’accordo. La Mirafin ha dimostrato un forte interesse nell’avermi nella loro squadra e mi ha dato la giusta riconoscenza, non parlo a livello economico, ma come giocatore per tutto quello che ho fatto in questo sport, questo mi ha fatto enormemente piacere. - Prosegue il giocatore -. La mia discesa di categoria è stata esclusivamente una scelta di vita, non penso di essere finito come calciatore, anzi, ma ho intrapreso una nuova attività extra calcistica, sono fortemente motivato e sono intenzionato a vincerla. A livello sportivo ho pensato bene che sia giusto abbracciare un progetto che possa durare nel tempo con la scalata verso il nazionale. Se la società ha scelto di prendere Bacaro, penso abbia una prospettiva, non un interesse verso una singola stagione”.

IL PONTE - Per far incontrare Bacaro e la Mirafin c’era bisogno di un intermediario, ma non solo, qualcuno che desse garanzie ad un calciatore di fama internazionale di poter scendere in C1 in tranquillità: “Sono stato contattato da Emanuele Fratini che conosco da quando sono arrivato in Italia, il primo approccio è stato con lui, - dice Bacaro - poi all’interno della rosa della Mirafin ho saputo che c’era Lorenzoni con il quale giocavo da piccolo in Brasile. Se c’era qualcosa di non trasparente nella proposta formulatami me lo avrebbero di certo detto. A chiudere il cerchio poi ci ha pensato mister Salustri, anche se lontano dai campi della serie A da qualche anno è una persona preparata, che mi ha dato ampie garanzie. Tutti questi passaggi mi hanno portato a firmare con la Mirafin”.

OBBIETIVO - Con Bacaro in campo, non c’è nemmeno da domandarselo, l’obbiettivo è vincere: “Dopo l’ultimo anno passato a Latina, che considero sabbatico, perché trascorso inosservato per varie vicissitudini, anche se è stato raggiunto l’obiettivo salvezza. Per me vale sempre la pena vincere, ovunque sei anche se parteciperò alla C1. La società mi ha fatto capire che è una categoria di passaggio. Spero di tornare quanto prima nel nazionale, B e poi A2. E poi chissà, in Serie A da dirigente. - Continua sorridendo -. Non sono abituato a fare promesse, dico che il mio impegno a prescindere dalla categoria sarà totale, e cercherò anche di dare il mio contributo per far crescere questa società, spero di trovare un club affamato di voler crescere in tutto e non dico vincere, bisogna migliorare e dare importanza a tutto ciò che circonda il giocatore, sono importanti e fondamentali anche tutte le figure che lavorano fuori dal rettangolo di gioco, una società si distingue da tanti fattori, non solo dalle vittorie”.

NOSTALGIA - Ma se avrai nostalgia del massimo campionato italiano, come ti comporterai? “E’ una cosa che potrebbe capitare, ci ho già pensato, quindi mi manterrò in forma, - conclude Vinicius Bacaro -, magari tra qualche anno farò come Graziano Gioia, chiuderò la carriera in Serie A. Io sono un’eccezione in tutto, i brasiliani soffrono di saudade, io invece mi sono stabilizzato in Italia”.

Vincenzo D'Avino



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