Cambiano le stagioni, ma Andrea Di Mito è sempre lo stesso. Serio (poco), ironico (tanto) e pungente con il suo solito modo di fare. Su una cosa però non scherza: la sua Virtus Stella Azzurra. Archiviata la prima settimana di preparazione, condita con l’amichevole dello scorso weekend con l’Isola, la squadra di via dei cocchieri è al lavoro per il prossimo test con la Generazione Calcetto: “I ragazzi si stanno ben comportando – racconta – lavorano sodo e per questo devo ringraziare il mio prezioso collaboratore Mirko Beccaccioli. Sul campo sto ricevendo le risposte che volevo, ora mi aspetto dei miglioramenti a partire dalla prossima partita”.
 

DI MITO - D’ora in avanti, meglio non mettere la mano sul fuoco sulle sue parole: “I gironi? Sono contento. Il Comitato, che di solito viene sempre criticato, ha lavorato bene, distribuendo le squadre in maniera perfetta, rispettando i valori tecnici e le distanze territoriali. Mi aspetto un campionato difficile, perché rispetto agli ultimi 10 anni il livello si è alzato di molto”. Difficile, dunque, collocare la sua Virtus Stella Azzurra in una ipotetica griglia di partenza: “La metto tra le prime sette file”. Ai primi posti, invece, potrebbe esserci l’Anni Nuovi del suo amico Sebastianelli, che ha dichiarato di “non vedere l’ora di rincontrare Ciccio Di Mito”. Le due squadre si incontreranno alla seconda giornata: “Come dicono quelli bravi – la risposta del mister – l’Anni Nuovi sta creando quel mix perfetto di giovani e senior. Sarà un piacere anche per me vederlo di nuovo in campo, ma per ora pensiamo solo al Carbognano e al Rocca di Papa in coppa”. E su questo c’è poco da scherzare.

Francesco Puma

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