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Grande Impero, il cuore oltre l'ostacolo: 5-6 ad Anzio, ma in Coppa si va avanti

 08/03/2017 Letto 834 volte

Categoria:    Serie C2
Autore:    Ufficio Stampa
Società:    GRANDE IMPERO FUTSAL





Il Grande impero Futsal ha staccato il pass per i quarti di finale di Coppa Lazio, perdendo in trasferta (6-5) contro l’Atletico Anziolavinio ma beneficiando del risultato del doppio confronto (6-7).

SCONFITTA INDOLORE - Qualunque sia il tuo fine, o qualunque essi siano, a volte nel corso di una stagione trovi sulla tua strada degli ostacoli che all’apparenza sembrano altissimi, che non avevi preventivato e che magari ti potrebbero portare anche ad abbassare di qualche tacca l’asticella degli obbiettivi. In questi casi o coli a picco, e il tonfo non passerebbe di certo inascoltato, oppure getti il cuore oltre l’ostacolo. Tieni botta, dai il tutto per tutto: il “fritto”, come si dice a Roma. Fai di quelle difficoltà un punto di forza. Ieri sera, nel match di ritorno degli ottavi di finale di Coppa Lazio, il Grande Impero Futsal ha fatto delle difficoltà un punto di forza o, meglio, ha trovato forza dalla difficoltà. È innegabile che stiamo parlando di una squadra forte, che quest’anno ha vinto quasi tutte le gare e quindi questo discorso potrebbe apparentemente lasciare il tempo che trova. “Vabbè ma sono più forti!”, direbbe qualcuno. Come se vincere tutte le partite, o non perderne nemmeno una delle quasi cinquanta fosse facile come infilarsi le scarpe. È quasi un mese, però, che il Grande Impero gioca con rotazioni ridotte veramente all’osso e questa è la “difficoltà”, l’ostacolo che il Grande Impero ha trovato sulla sua strada. E quindi, per riagganciarsi al discorso iniziale: o coli a picco, o tieni botta. Viene in mente la partita di Sabato scorso contro il Fiumicino, ma dobbiamo parlare di quella di ieri. Il gol iniziale di De Santis, poi il parziale di 5-0 dell’Atletico Anziolavinio, che poteva offuscare completamente la navigazione.  In quel momento, sul 5-1, si era fuori dalla Coppa.

CUORE OLTRE L'OSTACOLO - Ciò che è successo dopo è un esempio perfetto di come questa squadra abbia imparato a soffrire, a reagire; a conoscere i propri punti di forza, così come le proprie difficoltà, per restare in tema. Gradino dopo gradino, gol dopo gol, eccola che iniziava a risalire (con anche un Grassi costretto a fermarsi nuovamente in panchina per un riacutizzarsi del problema che lo aveva tenuto fermo negli ultimi venti giorni). Tacca dopo tacca, si stava rimaterializzando l’obbiettivo. 5-4, poi 6-4 ed infine 6-5. Quarti di finale raggiunti grazie alla doppietta di De Santis e ai gol di Del Coiro, Martinelli e Mariani. Quarti di finale raggiunti grazie ad un grande cuore, lanciato come un giavellotto decisamente oltre l’ostacolo. È stata la prima sconfitta stagionale, ma il suo sapore è certamente più gradevole di quello amaro delle sconfitte. Non solo per il risultato in sé, ma anche per la cattiveria agonistica ed il coraggio mostrati. Cattiveria e coraggio: lontane parenti del Grande Impero al completo. Cattiveria e coraggio: pane e sostanza del Grande Impero con le difficoltà di questo mese.


Ufficio Stampa Grande Impero



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