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Pesaro-Cesaroni-Ramiro: "triello" perfetto. "Se segno all'A&S, esulto"

 13/10/2017 Letto 1045 volte

Categoria:    Serie A
Autore:    Pietro Santercole
Società:    PESARO





L'INTERVISTA - Pesaro la sua città adottiva, dove sì messo in luce conquistando uno scudetto Under 21 ai tempi di Gil Marques. Ramiro il tecnico con cui riesce ad andare oltre, da cui trae sempre più del massimo, sin dai tempi di Orte. Un binomio perfetto per Paolo Cesaroni, proprio nell'anno in cui si sono gli Europei in Slovenia. Fare bene in Serie A potrebbe spalancargli nuovamente le porte della Nazionale. Come inizio, non c'è proprio male...


LA DOPPIETTA - Due partite, altrettanti successi, sempre in casa. Così si è presentata la matricola rossiniana nel massimo campionato nostrano di futsal. "Da un lato sono sorpreso: tanti giocatori nuovi in una neopromossa. Dall'altro però non mi stupisce il nostro inizio, la società ha preso giocatori validi, abbiamo fatto subito gruppo". Al resto ci ha pensato il tecnico galiziano. "Ramiro è un allenatore molto valido - prosegue il laterale pescarese, classe 1991 - quello che dice, accade pochi minuti dopo, sia in allenamento sia in partita". Ecco spiegato il segreto della capolista virtuale della regular season. "La forza di Ramiro è che si fa capire, tutte le squadre che allena, giocano come vuole lui - assicura - ti cambia la visione di questo sport, è una questione di mentalità".


ARIA DI CASA MIA - Umiltà, lavoro ed entusiasmo. Così il Pesaro si prepara al big match di Chieti, in casa dell'Acqua&Sapone Chieti), proprio una ex squadra di Cesaroni, ai tempi di montesilvano. "Al PalaRoma io ci sono nato, abito al civico successo a quello del palazzetto. Lì sono stato un anno, l'anno del debutto in Serie A: sono stato bene e ho segnato tanto, ma se segno esulto". Già, come segnare e vincere contro un'avversaria costruita per primeggiare? Cesaroni una risposta ce l'ha pronta. "Loro devono vincere per forza - spiega - e noi possiamo approfittare di questa pressione, consapevoli di incontrare una squadra che non ha nulla da invidiare a nessuno, che ha preso giocatori abituati a vincere, che punta al titolo". Anche il Kaos, quest'anno, è nato per competere e provare ad alzare un trofeo. E si sa benissimo, poi, come è finita contro i ragazzi terribili del galiziano di Vigo. "Nel primo tempo non c'è stata storia - conclude - la gente che stava al palazzetto quasi non credeva a quello che stava accadendo". A&S avvisata, mezza salvata: attenzione al Pesaro di Cesaroni e Ramiro, il "triello" perfetto.


Pietro Santercole



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