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Carbognano, ambizione e identità . Cervigni: "Avanti un passo alla volta"

 15/11/2018 Letto 673 volte

Categoria:    Serie C1
Autore:    Francesco Carolis
Società:    CARBOGNANO UTD





Sono trascorsi più di tre anni solari dall’esordio in C1 del Carbognano, realtà che si è guadagnata ad honorem un capitolo nel libretto d’istruzioni per chi vuole farsi strada nel mondo del futsal regionale. Per informazioni, conviene organizzare una gita sui Monti Cimini, dare uno sguardo al Lago di Vico e scoprire un territorio intriso di amore per il calcio a 5 e completa devozione alla causa. Sul gradino più alto del girone B, dopo un paio di mesi di stagione, c’è la squadra di Gianluca Cervigni, ma guai a tradire la propria filosofia in un momento così: come sottolinea il direttore d’orchestra della banda gialloverde, la ricetta del lavoro giornaliero è l’unica strada percorribile per diventare ancora più grandi.

Nel vostro percorso di crescita, avete sempre ragionato passo dopo passo. Il Carbognano oggi è lassù, davanti a tutti: il 2018-2019 è l’anno nel quale si può iniziare a sognare lo sbarco nel nazionale? Come valuti questo inizio di stagione e dove ti aspetti di arrivare da qui a primavera?
“È vero, abbiamo sempre ragionato passo dopo passo, è proprio per questo che abbiamo bisogno di continuare su questa strada. Volevamo iniziare bene il campionato per dare consapevolezza ed entusiasmo a un ambiente ormai esperto della categoria, ma molto giovane nel parco giocatori. Ci siamo riusciti, ma ora dobbiamo andare avanti uno step alla volta per consolidare e migliorare, lavorando tantissimo a testa bassa. L'unica certezza è che vogliamo essere ambiziosi, ci costruiamo ogni giorno per poterlo essere. È davvero troppo presto per parlare di altro”.

Sabato vi siete ripresi la vetta in un girone B che regala sorprese in ogni giornata: come giudichi il livello del campionato? Quali sono le avversarie che temi di più e come pensi possano evolvere le gerarchie nelle prossime settimane?
“Quest'anno il girone è molto duro ed equilibrato, la classifica corta ne è una testimonianza diretta. L'anno scorso sono salite in Serie B squadre importanti, ma molti giocatori sono rimasti in C1, cambiando casacca: ciò rende il livello della categoria sempre molto impegnativo. Non abbiamo ancora incontrato tutti, quindi non saprei tracciare una disamina completa delle compagini più attrezzate. Di quelle affrontate, non posso non citare la Nordovest per la rosa a disposizione di mister Rossi. Credo sarà interessante seguire l'Aranova, che mi ha destato una buona impressione. Tutte le altre con cui abbiamo gareggiato, comunque, hanno dei punti forti che possono far la differenza in qualsiasi partita. Le gerarchie si definiranno sulla base di chi troverà prima la continuità di risultati, ma credo che il girone di andata svolterà con equilibrio in testa”.

Lavori da anni con lo stesso gruppo, storicamente alimentato dalle vostre giovanili e formato da ragazzi con un grande senso di appartenenza: quanto è importante per voi, in campo e fuori, la conoscenza reciproca? Può essere l’arma in più in questa stagione rispetto alle avversarie?
“Ho un gruppo di ragazzi impagabili, dal più grande al più piccolo: è sempre stato la nostra forza, sia nei momenti più bui che in quelli più felici e luminosi. La conoscenza reciproca deve essere la nostra base, non un elemento sul quale adagiarci: su questo aspetto stiamo cercando di costruire un'identità di squadra forte che possa davvero diventare un'arma in più per noi”.

Active primo in Serie B, Carbognano primo in C1, Real Fabrica e Vetralla femminile protagonisti. Il calcio a 5 viterbese sta tornando grande?
“Il futsal viterbese deve dire la sua e deve essere rispettato, per questo siamo orgogliosi di noi e di tutte le realtà che intorno a noi fanno benissimo. Di sicuro, perlomeno, si è tornato a parlare tanto, appassionatamente, di calcio a 5 nella provincia: erano anni che non accadeva più”.

Considerato lo stop forzato del prossimo weekend e il rinvio al 12 dicembre del recupero con la Virtus Fenice, come lavorerai in queste due settimane?

“Qui tocchiamo un tasto dolente. Siamo stati d'accordissimo con la forte presa di posizione dell'AIA rispetto ai gravi fatti di domenica scorsa. Allo stesso tempo, però, siamo rimasti delusi dalla gestione che il Comitato ha avuto del turno di campionato che salterà. Non giochiamo il 19, 20 o il 21 perchè non ci è stato concesso, dal momento che la Fenice è impegnata nel recupero di Coppa Lazio: d'ufficio, la nostra partita è finita al 12 dicembre. Non abbiamo nulla contro la Fenice, loro, però, hanno degli squalificati che non sconteranno la squalifica con noi, nonostante il campo e il calendario abbiano detto questo. È una piccola falsificazione del campionato, il Comitato avrebbe potuto avere molta più attenzione. Accettiamo la decisione, ma non possiamo nascondere l’amarezza. Di sicuro, sarà una motivazione in più per tenere carico e pronto l'ambiente in queste due settimane di lavoro”.


Francesco Carolis



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